STORIA DI CARLO V

STORIA DI CARLO V

STORIA DI CARLO V


Il 24 febbraio del 1500 nasceva a Gand uno dei più grandi imperatori della storia, Carlo d’Asburgo, figlio di Giovanna di Castiglia e di Filippo d’Asburgo, eredi di due delle maggiori potenze europee, la Spagna e l’Austria. Giovanna era la figlia terzogenita e unica erede del regno di Castiglia e d’Aragona, Filippo a sua volta era figlio di Massimiliano I, imperatore del Sacro Romano Impero. Nonostante le origini austro-ispaniche dei genitori, la cultura nella quale l’imperatore venne educato fu quella fiamminga.

In precedenza, durante la terza decade del XIII secolo, Gand era diventata parte del ducato di Borgogna, allora sotto il governo del duca Filippo l’Ardito della dinastia francese dei Valois. Nello stesso periodo il regime feudale del ducato si era ampliato fino a comprendere la Franca Contea, la Piccardia, le regioni dell’Olanda e del Belgio, alcune località dell’Assalzia e l’Artois.

I sogni espansionistici del ducato di Borgogna furono messi a freno nel 1477 con la sconfitta di Carlo il Temerario ad opera dell’esercito dei cantoni della Svizzera. Alla su morte, la figlia Maria diventò unica erede dei possedimenti del ducato. Nello stesso anno, Maria andò in sposa a Massimiliano d’Asburgo che nel 1493 sarebbe diventato imperatore del Sacro Romano Impero; a loro volta i possedimenti del ducato, contea di Borgogna e regno dei Paesi Bassi, vennero uniti a quelli della casa di Asburgo. La dinastia degli Asburgo sarebbe rimasta in questi territori fino all’avvento della Rivoluzione Francese.

La scomparsa prematura degli eredi legittimi da parte di padre e da parte di madre legarono per sempre le successione dinastiche delle due dinastie e portarono nel 1519 alla nomina di Carlo come Imperatore del Sacro Romano Impero. Allo stesso modo, essendo figlio di Giovanna di Castiglia che in precedenza aveva sposato Filippo, figlio di Massimiliano I, Carlo divenne anche sovrano di Castiglia e d’Aragona, e di tutti i possedimenti coloniali della Spagna. A questi titoli si aggiunsero quelli di sovrano dei Paesi Bassi, della Sardegna, della Sicilia, del regno di Napoli, del ducato di Milano. Ricordiamo a tale proposito che l’unione tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona nel 1469 unificò la maggior parte della penisola iberica sotto un unico regnante (ad esclusione del regno del Portogallo).

Carlo fu eletto sovrano di un impero ampio e complesso che raccoglieva numerose culture europee e che andava da Siviglia e Valladolid alle regioni dell’Europa del Nord all’Italia, tra Olanda, Belgio, Germania e Austria. Nel suo impero si servì di abili governatori appartenenti alla famiglia: per esempio, il governo delle province olandesi, in precedenza affidato alla zia Maria d’Austria, continuò ad essere governato dalle sorelle mentre quello della Germania e dell’Austria venne affidato al fratello Ferdinando che nel 1533 fu il primo monarca della dinastia degli Asburgo a risiedere in modo permanente a Vienna, fatto che aumentò il prestigio della città. Era questo un meccanismo che se da una parte univa i territori sotto un unico sovrano, dall’altro vedeva nascere un numero di monarchi che gli storici definiscono sovrani mediati e che servivano a loro volta a progetti puramente espansionistici dell’Impero.

Nel 1526 Carlo sposa la cugina Isabella di Aviz, figlia del re del Portogallo, fatto che permetterà agli Asburgo di aggiungere anche quei territori; nel frattempo, il fratello Ferdinando governatore dei territori tedeschi e la sorella Maria, a capo di quelli olandesi, sposarono rispettivamente Anna e Luigi di Jagellone, del regno di Ungheria. Caterina d’Aragona, zia di Carlo nello stesso periodo andava in sposa alla corona inglese dei Tudor di Enrico VIII (la loro figlia Maria Tudor andrà poi in sposa al figlio di Carlo V, noto come Filippo II di Spagna).

Quella di Carlo si accostava ad una idea di monarchia universale, anche se il sovrano confermava il suo fine ultimo essere quello di un impero con un sistema di Stati europei indipendenti, legati dalla lotta agli infedeli cristiani. Carlo rappresentava un’unica autorità morale, unico erede di Carlo Magno e riformatore dell’antico Sacro Romano Impero.

Quello di Carlo era un impero che andava oltre i territori europei, la sua era un sovranità che arrivava fino all’America, all’Africa settentrionale, all’Asia.

Le scoperte di Cristoforo Colombo e le conquiste dei vari Cortes e Pizarro erano infatti state effettuate sotto il dominio spagnolo. Il trattato di Tordesillas, nel 1494 affidava alla Spagna e al Portogallo, oltre ai territori delle Americhe, anche alcuni territori dell’Africa e delle Indie orientali. Egli diventava pertanto uno più più grandi sovrani che il mondo abbia mai conosciuto, e il suo compito, come egli stesso amava dire era quello che si basava su una legittimazione di carattere religioso. Con lui la casata degli Asburgo, si confermava come una delle più potenti famiglie che la storia abbia mai avuto. Solo il Regno di Francia e l’Impero Ottomano, costituirono l’ostacolo più forte alla realizzazione di un governo universale sotto la guida degli Asburgo.

Come imperatore ma soprattutto come uomo cristiano difese i diritti delle popolazioni indigene contro lo sfruttamento da parte dei conquistadores spagnoli e dei coloni. Nel 1542 venne a questo proposito legiferata una legge che poneva severi limiti allo sfruttamento indigeno. Nel frattempo moriva alcuni anni prima la sua unica giovanissima moglie, Isabella, che già gli aveva dato cinque figli.

Nel 1547 Enrico II di Francia, figlio di Francesco I, ereditò dal padre il regno di Francia, che per tradizione era considerato uno dei regni più vasti e popolosi dell’Europa. La conquista dei territori di Metz, Toul e Verdun, consentirono alla Francia di penetrare nel Sacro Romano Impero.

Lo sviluppo del movimento luterano e la scissione religiosa che ne conseguì, dalla Germania ad altri territori dell’Impero, e la ripresa della guerra contro la Francia, accompagnata da una raggiunta stanchezza dell’Imperatore, portarono alla divisione religiosa nell’Impero di Carlo.

Di fronte ai nuovi avvenimenti storici la potestà imperiale di Carlo V andava sempre più decrescendo. Disilluso per non essere riuscito a soffocare l’avvento dei Luterani, Carlo V abdicò a favore del fratello Ferdinando al quale assegno definitivamente i territori tedeschi e del figlio Filippo al quale furono trasmessi quelli iberici (che comprendevano i Paesi Bassi, i territori italiani e quelli delle Americhe). La conseguenza storica fu quella che sancì la definitiva divisione della dinastia degli Asburgo.

Carlo V morì nel settembre del 1558 a Cuacos de Yustes in Spagna, le sue spoglie sono oggi conservate presso il Monastero di San Lorenzo, nel Palazzo dell’Escorial. Con lui se ne andava una figura decisiva nella storia moderna