Storia del violino

Storia del violino

Il violino nacque intorno al 1500 anche se si pensa che risalga al 1400 ma non ci sono prove che lo testimoniano. Il violino è un discendente della viola, che è il nome di tutta una famiglia di strumenti originari del 1500, derivati dalla viella medioevale. Il violino è uno strumento ad arco che costituisce il soprano di questa famiglia. Lo strumento attuale ha quattro corde tese su una cassa armonica in cui il legno e la vernice giocano un ruolo importantissimo sulla qualità del suono. Queste corde sono tese per mezzo di una cordiera e di piroli fissati all’estremità del manico,che servono per l’accordatura. Le corde sono di budello animale,oggi si costruiscono in nailon o altre fibre sintetiche e quella più acuta(il mi), di acciaio. I diversi timbri del violino vanno dal Flageolet al pizzicato. Un altro pezzo che serve al violino è l’arco (nato 200-300 anni fa), viene finito con i crini di cavallo e non di cavalla perché sono più deboli e tengono di meno. Per tenere uniti i crini si mette la pece. Il violino è uno strumento solistico e monodico, ma con l’impiego delle doppie corde può dare un gioco polifonico. Il liutaio più importante di tutti i tempi è Antonio Stradivari, altre famiglie liutaie importanti sono Amati, Guarnieri e Guadagnini. I liutai più famosi e importanti del mondo sono quelli italiani e la scuola più grande del mondo è quella di Cremona. Stradivari è morto a 54 anni e ha costruito più di 1000 strumenti. Oggi ne sono rimasti solo 450 al mondo perché, nella guerra e nei terremoti molti ne sono andati dispersi.