Storia del genere umano Giacomo Leopardi

Storia del genere umano Giacomo Leopardi

Tratto da “Giacomo Leopardi: Operette Morali”

Universale Economica Feltrinelli

Stampa Grafica Sipiel – Aprile 1996 Milano

Prima edizione: 1834

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  • RIASSUNTO


L’operetta racconta la nascita del mondo. Molto piccolo al principio e senza i mari, il mondo era abitato da bambini. Questi, via via crescendo, girato tutto il mondo e venendo a mancare le novità diventarono annoiati e infelici, tanto che qualcuno decise di togliersi la vita. Giove, ritenendo questo impossibile, decise di allargare il mondo, aggiungendo i mari, creando le razze e nuovi animali, illusioni e sogni. Per un periodo di quello precedenti gli uomini furono contento, ma poi di nuovo la mancanza di novità si abbatté su di loro e iniziarono a piangere un nato e festeggiare un morto. Giove decise allora di punirli e inviò il diluvio, da cui si salvarono solo Deucalione e Pirra, i quali, rimasti soli sulla punta di una montagna, invocavano la morte. Giove suggerì loro di far rinascere la stirpe umana, e decisero di seguire questo consiglio. Decise anche di cambiare il mondo aggiungendo il dolore e la sofferenza, la malattia e le disgrazie naturali, in modo che gli uomini, di fronte a situazioni così vicine alla morte, si attaccassero di più alla vita, Creò inoltra città, stati, lingue e arti, e le illusioni, come Giustizia, Amore, Virtù e Sapienza. La vita tornò serena, ma quest’ultima promise agli uomini la verità, la più grande di tutte le virtù che vive con gli dei. Gli uomini, la invocarono, ma avuta risposta negativa da parte di Giove, si sdegnarono. Giove allora, arrabbiato per la superbia degli uomini, decisa di mandare la Verità, che avrebbe mostrato agli uomini la falsità della loro vita. Commosso però dalla tristezza degli uomini sulla terra chiese a qualche dio se volesse andare a consolare gli uomini; Amore accettò.

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