Soren Kierkegaard
Soren Kierkegaard
Soren Kierkegaard (Severino Cimitero) nasce a Copenhagen nel 1813 in una famiglia dalle severi regole religiose. Studia Teologia nella città natale dedicandosi
con scarso impegno agli studi e conducendo una vita disordinata. Alla morte del padre(1838) riprende l’impegno universitario, consegue la laurea in teologia (1840) e nel 1841 ottiene il titolo di magister artium della facoltà filosofia. L’anno prima si era fidanzato con la giovane Regina Olsen, ma –scriverà nel Diario- il giorno dopo vidi nel mio intimo, che avevo sbagliato”. Alla fine del ’41 rompe, con scandalo
di tutti, la promessa fatta a Regina. Si reca a Berlino per ascoltare le lezioni di Schelling impegnato nella polemica antihegeliana, L’iniziale entusiamo ben presto si traduce in delusione e distacco: “Ho lasciato completamente Schelling… chiacchiera a ruota libera”. Tornato a Copenhagen lì rimarrà sino alla morte avvenuta nel 1855, a soli 42 anni. La vita di Kierkegaard è agitata da profonde inquietudini interiori, da “un pungolo o spina nella carne”, come lui stesso scrive: Su me stesso
Kierkegaard non chiarì quale fosse la causa di questo tormento, né i biografi sono riusciti a determinarla, quello che è certo è che egli l’avvertì come una minaccia oscura e paralizzante. A partire dal 1846 si trovò esposto agli attacchi di un giornale satirico “Il Corsaro”, che ne mise alla berlina con articoli e caricature il pensiero, il temperamento, l’infelice aspetto fisico. Nel corso di questa polemica emerge chiaramente il conservatorismo politico-sociale di Kierkegaard, ostile ad ogni prospettiva di emancipazione delle moltitudini
Gli ultimi anni della sua vita sono occupati dalla polemica contro la Chiesa luterana danese, attraverso le pagine della rivista Il momento, da Kierkegaard fondata e diretta. Kierkegaard si scaglia contro la mondanizzazione della Chiesa danese, contro il compromesso tra Stato e Chiesa, contro un cristianesimo superficiale, esteriore e “tranquillizzante”. Per quanto riguarda le opere, esse possono essere suddivise in due gruppi: un primo gruppo comprendente gli scritti espressamente religiosi come i Discorsi edificanti; ed un secondo gruppo comprendente, invece, le vere e proprie opere filosofiche , quasi tutte pubblicate con uno pseudonimo diverso, quasi a testimoniare la volontà di Kierkegaard di prendere le distanze da esse ed allo stesso tempo sottolineare il carattere soggettivo della filosofia.
OPERE FILOSOFICHE DELL’AUTORE
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