SONO UNA CREATURA

SONO UNA CREATURA

ANALISI DEL TESTO E PARAFRASI

DI GIUSEPPE UNGARETTI


COMMENTO: il San Michele (luogo della poesia) è un monte del Carso ricordato per le sanguinose battaglie combattute durante la prima guerra mondiale, E’ una zona aspra e arida.  Formato da rocce porose, la pioggia non ha tempo a toccare terra che già viene assorbita dal terreno permeabilissimo.  Simile all’acqua che viene immediatamente assorbita dal terreno è il pianto del poeta, un pianto senza lacrime, un dolore intimo che prosciuga l’anitna.  Quasi come se la pace della morte si debba scontare con le sofferenze della vita.

ANALISI DEL TESTO: è una poesia desolata, quasi a rispecchiare il paesaggio del Carso così arido, freddo. Troppo ha sofferto il poeta e la sua anima brucia ancora ma non ha più lacrime per piangere.  Il suo dolore lo possiamo paragonare a quella pietra così senza vita.  Vivere è uguale a soffrire, la sofferenza è uguale solo con la morte. I versi sono brevi e la immagini ridotte all’essenziale.  Questo è uno stile completamente nuovo.


PARAFRASI


Come questa pietra del monte San Michele così fredda

così dura così arida così resistente così totalmente priva di vita

Come questa pietra è il mio pianto che scorre invisibile

Il destino di morte si sconta con le sofferenze del vivere