Sigarette elettroniche il marketing per i giovani

Sigarette elettroniche il marketing per i giovani

Sigarette elettroniche il marketing per i giovani

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Sigarette elettroniche 

 

 

Continuano le polemiche sulle sigarette elettroniche. Dopo la notizia delle intossicazioni da liquido di e-cig, il Los Angeles Times racconta oggi di un rapporto firmato da undici politici statunitensi,

secondo il quale le aziende di sigarette elettroniche stanno mettendo in atto strategie aggressive di marketing per promuovere i propri prodotti ai più giovani. Minorenni compresi. Secondo lo studio, i produttori mettono nomi cool ai gusti delle sigarette, le pubblicizzano su Twitter, Instagram e Facebook e ne distribuiscono campioni gratuiti durante gli eventi più seguiti dagli adolescenti. Tutte strategie assolutamente proibite per le aziende di sigarette tradizionali.

In particolare, i senatori statunitensi hanno condotto un’indagine su nove aziende di sigarette elettroniche, scoprendo che la maggior parte di esse sta approfittando di un buco legislativo per pubblicizzare i loro prodotti ai più giovani. Stando alle risposte di otto aziende (una di esse si è rifiutata di partecipare), il budget per il marketing è raddoppiato tra il 2012 e il 2013. Spese che sono servite a coprire, per esempio, la distribuzione di campioni gratuiti a eventi popolarissimi come il Coachella Valley Music and Arts Festival e la Mercedes-Benz Fashion Week, o i cachet di star del calibro di Courtney Love, Sevyn Streeter e Chris Brown, ingaggiate per sponsorizzare le bionde elettroniche.
“Nell’assenza di norme federali”, dice il rapporto, “alcuni produttori di sigarette elettroniche stanno usando strategie di marketing simili a quelle precedentemente utilizzate dalle aziende di tabacco per vendere i loro prodotti ai minori”. Strategie che sembrano funzionare: secondo uno studio del dicembre 2013 del Centers for Disease Control and Prevention, la percentuale di studenti di scuola superiore che hanno provato le sigarette elettroniche è stata del 10% nel 2012, oltre il doppio rispetto all’anno precedente. E tutto è perfettamente legale, dato che (almeno finora), le e-cig non sono ancora state equiparate alle sigarette tradizionali dalla Food and Drug Administration, l’ente regolatorio statunitense. “Ora che sono utilizzate da oltre un milione di giovani”, dice Henry A. Waxman, uno dei senatori firmatari del rapporto, “è ora che la Fda agisca per impedire a queste aziende di pubblicizzare i propri prodotti ai minori”.

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