SCUOLA ETRUSCHI

SCUOLA ETRUSCHI

SCUOLA ETRUSCHI


Gli Etruschi sono un popolo dell’Italia antica affermatosi in un’area denominata Etruria, corrispondente alla Toscana, all’Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio settentrionale, con propaggini in Liguria e verso la zona padana dell’Emilia-Romagna e della Lombardia, a partire dall’VIII secolo a.C.

Nel periodo di formazione della civiltà etrusca due furono gli elementi più importanti della struttura sociale: la famiglia e la nascita della proprietà privata. La fine dell’Età del Bronzo vide la formazione della famiglia nucleare e dei primi insediamenti permanenti, che si sostituirono ai ripari nelle grotte, e, a partire dal IX secolo a. C., la divisione degli spazi agricoli, che venivano spesso delimitati per mezzo dei cipressi, elemento tuttora caratteristico del paesaggio toscano. Ad un carattere egualitario della società arcaica si sostituì, a partire dal VIII secolo a. C., una progressiva differenziazione sociale, fondata su diversi livelli di ricchezza, dalla quale nacque e si sviluppò successivamente una classe aristocratica dirigente.

Durante il periodo di massimo splendore della civiltà etrusca il vertice della struttura sociale presentava, infatti, i caratteri di una vera e propria oligarchia. Se dal punto di vista politico non si arrivò mai alla costituzione di uno stato unitario, le molte città-stato che si formarono a partire dal V secolo a. C. erano dominate da un piccolo numero di famiglie aristocratiche che esercitavano un potere assoluto e tenevano in una condizione semi-servile il resto della popolazione, formata da contadini, pastori, artigiani e così via. Il potere dell’aristocrazia era fondato principalmente su due elementi: una fiorente agricoltura e la metallurgia. Proprio il monopolio del ferro, ma anche l’estrazione di altri metalli, come il bronzo, il rame, il piombo e l’argento, costituirono probabilmente un importante fattore, grazie al quale i principi etruschi riuscirono ad imporre il loro dominio politico ed economico su tutta la penisola. Accanto a queste due attività importante fu anche lo sviluppo di un fiorente commercio diretto in particolare verso Oriente, che non di rado assunse i caratteri di una vera e propria razzia: gli Etruschi, infatti, seppero essere anche abili e temibili pirati.

Ma quali erano gli strumenti che i principi usavano per mostrare e legittimare il potere di cui disponevano? Essi amavano innanzitutto ostentare la loro ricchezza, soprattutto con feste e banchetti in occasione di matrimoni o funerali, e lo facevano in modo che venisse loro assicurato un certo consenso sociale (questa caratteristica ci viene testimoniata oggi dalle pitture e dai corredi funerari ritrovati nelle numerose tombe sparse sul territorio della Toscana meridionale e dell’alto Lazio). Accanto all’ostentazione di un’opulenza fino ad allora sconosciuta alle altre popolazioni italiche, molto importante era anche il culto degli antenati, testimonianza di continuità della stirpe: dimostrare di avere alle spalle un’antica dinastia era, infatti, un ottimo mezzo di legittimazione del potere per il presente e per il futuro. Terzo, ma non meno importante elemento, era costituito dalla religione: il prestigio dei principi etruschi era legato ad un’investitura che proveniva direttamente dagli dei: essi esprimevano il loro consenso o meno all’autorità attraverso il volo degli uccelli, che veniva interpretato dagli àuguri con la cerimonia dell’auspicio. Accanto a questa forma di divinazione se ne aggiunsero nel tempo altre, come l’interpretazione dei fulmini e dei tuoni e i vaticini basati sul fegato di animali appositamente sacrificati.

La società etrusca nel periodo del suo massimo splendore era, dunque, fortemente gerarchizzata; il potere, nelle mani di pochi, veniva esercitato in modo arbitrario e ottuso e coloro che dipendevano dal “signore” erano legati ad esso da pochi diritti e da molti obblighi. Essa era, però, anche una società caratterizzata da un notevole dinamismo culturale ed economico, nonché da una propensione all’espansione verso l’esterno, senza paragoni tra le altre popolazioni italiche. L’influenza esercitata dall’ellenismo proveniente da Oriente, che modificò in maniera sostanziale molti aspetti del modo di vivere degli Etruschi, non fece che accentuare queste caratteristiche. Fu, invece, l’incontro/scontro con Roma a rivelarsi fatale per la civiltà etrusca bloccandone l’ascesa e causandone il progressivo declino.

Fonte: WIKIPEDIA

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