Santa Alleanza e Quadruplice alleanza

Santa Alleanza e Quadruplice alleanza

La Santa Alleanza è un patto firmato a Parigi nel 1815 tra l’imperatore Alessandro I di Russia, da Francesco I, imperatore d’Austria e da Federico Guglielmo III, re di Prussia, in nome dei principi della giustizia, della pace, della religione cristiana. L’alleanza fu proclamata al congresso di Vienna e venne sottoscritta da tutti i sovrani europei, con l’eccezione del principe reggente della Gran Bretagna, del papa, e del sultano della Turchia.

Questo patto si basava sulla reciproca assistenza in caso di necessità perché considerati tutti i popoli europei appartenenti ad un’unica famiglia Cristiana. Fu inizialmente lo zar russo Alessandro I a proporre questa alleanza. Anche se gli imperatori d’Austria e di Prussia rimasero all’inizio molto perplessi ma finirono per accettarlo.

Mentre il Papa Pio VII rifiutò di aderire all’alleanza perché non volle avere legami con il re luterano Federico Guglielmo III e con lo zar ortodosso.

L’inghileterra invece non volle partecipare a questo patto perché considerato dal ministro Castlereagh un’alleanza ridicola e perché non vollero rischiare di concedere allo zar la libertà di potersi muovere nei Balcani.

La Santa Alleanza era quindi uno strumento della Restaurazione, ossia di quell’orientamento politico che dal 1815 al 1830 mirò a sradicare le idee rivoluzionarie di Napoleone e a restaurare per quanto posibile l’antico regime.

Seguente alla Santa Alleanza fu la Quadrupice alleanza alla quale aderirono Austria, Prussia, Russia e Inghilterra, che non volle isolarsi questa volta, nella quale si impegnarono ad unire le loro forze per contrastare ogni tentativo rivoluzionario in Europa. Con questa allenaza si introdusse il sistema dei congrassi che consisteva nel prendere decisioni concordate fra le potenze appartenti alla Quadruplice alleanza.


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