SAN MARTINO DEL CARSO ANALISI

SAN MARTINO DEL CARSO ANALISI

SAN MARTINO DEL CARSO ANALISI


Questa poesia contiene immagini di desolazione e di morte, legate alla guerra. Gli effetti della distruzione si riverberano qui, indirettamente, sulle cose in uno squallido paesaggio di macerie e di rovine su cui si è abbattuta la furia degli eventi. Dal paesaggio il pensiero si sposta per una spontanea associazione, sui molti compagni caduti; di loro, a differenza delle “case” non è rimasto più nulla. La loro totale scomparsa è il segno di una distruzione più dolorosa e profonda, in quanto non ammette risarcimento o rinascita. A impedire che vengano del tutto cancellati non resta che la commossa e pietosa memoria di chi è sopravvissuto: un ricordo fatto di  tante croci, che trasformano il “cuore” in una specie di cimitero. Di qui la folgorante analogia fra il “paese” e il “cuore” che appare come “il paese più straziato”.
Tutta la poesia utilizza un linguaggio agevole e piano, fatto di parole comuni. La compattezza che la caratterizza è dovuta al rigore calibratissimo della costruzione, alla capacità di collocare le parole secondo calcolate simmetrie.

La lirica si basa sul rapporto tra il paese distrutto e il cuore straziato, questo rapporto non e` più solo un’analogia ma una identificazione. Da notare il “brandello” di muro, sostantivo che introduce l’analogia successiva tra il cimitero e il cuore straziato del poeta.

Il termine brandello, infatti, e` il ponte che permette di associare la distruzione materiale della guerra alla distruzione umana e concludere con una riflessione su di essa.


SAN MARTINO DEL CARSO ANALISI

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