ROMANTICISMO TEDESCO SCHEMA

ROMANTICISMO TEDESCO SCHEMA

ROMANTICISMO TEDESCO SCHEMA


Atteggiamenti caratteristici del Romanticismo Tedesco:


* Rifiuto della ragione illuminista: Non si tratta di un rifiuto totale della ragione, bensì solo di quella ragione empiristico-scientifica dell’Illuminismo e del Criticismo considerata incapace di comprendere realtà come l’uomo, l’universo e Dio.
* Ricerca di altre vie di accesso alla realtà e all’Assoluto: è una logica conseguenza del rifiuto della ragione illuminista, la quale sbarrava le porte alla metafisica (di conseguenza all’infinito e all’assoluto)
* Esaltazione del sentimento: inteso come l’organo più funzionale per penetrare nell’essenza dell’universo, dell’uomo ecc.
* Aumento della riflessione e della filosofia (diversa accezione da quella moderna)
* Il sentimento è sostiuito alla ragione: perchè in grado di varcare i limiti di essa e di poter penetrare in realtà superiori e divine
* Diversamente interpretato ma che comunque configura come valore supremo.
* Esaltazione dell’arte: intesa come “sapienza del mondo” ovvero come la principale chiave di lettura della realtà. (tanto che ai poeti e agli artisti vengono conferite delle doti sovra-umane e profetiche, che fanno di loro degli “esploratori dell’invisibile”)
* Assolutamente libera e spontanea volta a spaziare nell’infinito
* Caratterizzata da forte creativtà
* Ripudio del principio di imitazione e delle regole classicistiche
* Arte vista anche come fuga dal mondo e come rifugio nell’assoluto
* Celebrazione della “fede religiosa”: vista come via d’accesso privilegiata al reale e come un sapere immediato. Essa è in grado di andare oltre ai confini della ragione kantiana cogliendo:
-Il TUTTO nelle parti
-L’ASSOLUTO nel relativo
-Il NECESSARIO nel contingente
-L’UNITA’ nella molteplicità
-L’ETERNO nel tempo
Per alcuni romantici abbiamo anche il caso di una riconversione alle confessioni tradizionali è “fedi storiche” (per esempio il cattolicesimo preferito al protestantesimo)
* Celebrazione della “ragione dialettica”: Secondo alcuni romantici (Es Hegel) anche la ragione è in grado di fornirci spiegazioni dell’Essere e dell’Assoluto, senza il bisogno di ricorrere invano all’intuizione estetica o al misticismo. Hegel è polemico nei confronti dellele filosofie del sentimento e della fede, ma rimane la critica alla ragione illuminista che parte dalla distinzione kantiana tra intelletto e ragione:
-INTELLETTO à è causa di tutti i difetti della scienza analitica ed empirista dell’illuminismo
-RAGIONE à (intesa alla maniera <<dialettica>>) possiede:
* La virtù di andare oltre il reale
* Idoneità a captare Assoluto ed Infinito
* Capacità di analisi e di sintesi (spiegare le parti in relazione al Tutto)
* Capacità di afferrare la dimensione storica della realtà
* Il senso dell’Infinito
* Rifiuto del principio del limite kantiano
* Tendenza a varcare i limiti àsottrazione: e quindi a varcare le regole dell’ordine e della misura.
* Rifiuto e tendenza a varcare le barriere del finito (spazio, tempo, caducità, dolore, morte…) L’infinito è inconfutabilmente un protagonista della corrente romantica. I romantici si differenziano invece per il diverso modo di intendere l’infinito stesso e i suoi rapporti col finito (uomo, Natura, Storia). Due sono le principali interpretazioni dell’infinito in età romantica:
1) Modello Panteistico: Einfühlung (immedesimazione) tra Infinito e finito. Cioè Finito = realizzazione vivente dell’infinito a sua volte divisibile in:
-P. Naturalistico è per cui l’infinito coincide con il ciclo eterno della Natura
-P. Idealistico è per cui l’infinito coincide con lo Spirito ossia con l’Umanità
2) Modello Trascendentistico: L’Infinito non viene più a coincidere con il finito ma si manifesta in esso in modo più o meno adeguato. Mentre il Panteismo si accompagna ad una religiosità cosmica il trascendentismo suole accompagnarsi a religioni tradizionali (Cristianesimo e Teismo)
* La Sehnsucht: desiderio frustrato verso qualcosa di inottenibile (esempio: Infinito, Felicità, Conoscenza…). Uomo = desiderio e mancanza è situazione di continua tensione a ciò che non si ha.
* L’Ironia: coscienza del fatto che ogni realtà è finita, e quindi ogni impresa umana risulta impari di fronte all’infinito. Ne consegue il rifiuto di considerare le manifestazioni particolari dell’Infinito (Natura, Opere, Io) in quanto provvisorie.
* Il Titanismo o Prometeismo: Atteggiamento di sfida e di ribellione che si propone di combattere e varcare i limiti del finito, se pur rimanendo nella coscienza dell’impossibilità di avere successo. Chiamato anche Prometeismo in quanto la figura del titano Prometeo per i romantici era il simbolo della ribellione.
* Tema dell’Evasione: evasione dal quotidiano e dalla norma che conduce ad un amore per l’eccezionale ossia per tutto ciò che, essendo al di là del comune, può offrire sensazioni diverse e sconosciute, ma anche evasione dalla realtà col sogno.
* Evasione in generale: è usata la figura del Viandante (non in senso illuminista cosmopolita poiché l’errare romantico è più un “vagare” inquieto e morboso verso qualcosa di irraggiungibile.
* Tema dell’Armonia perduta: (ripreso da Rousseau) secondo cui la civiltà e l’intelletto avrebbero sradicato l’uomo da una situazione di primitiva spontaneità e simbiosi con la Natura. In questo modo l’uomo si è reso infelice e inautentico. Ne deriva una mitizzazione del passato felice, rispetto al presente che è un “tempo di povertà”.
* Idealismo: Uomo (o spirito) come attività incessante e ragion d’essere di ogni cosa.
* Esaltazione dell’Amore: in quanto massimo sentimento ed estasi suprema l’amore è qui inteso come:
1) Globalità, ovvero come ricerca di una sintesi tra anima e corpo che nell’amore hanno uguale e reciproca partecipazione.
2) Ricerca dell’unità degli amanti, come fusione di anime e corpi di modo che ciò che è 2 possa diventare 1.
3) Cifra dell’Assoluto.
* Nuova concezione della storia: la storia viene concepita secondo schemi provvidenzialistici e necessitaristici:il soggetto motore della storia non è più l’uomo, bensì una potenza epertra-umana concepita come forza immanente o trascendente. La storia è sempre un processo positivo e non vi è nulla di irrazionale o di inutile in essa. La storia per i romantici o è un progresso necessario e incessante o una totalità perfetta (in cui tutti i momenti sono ugualmente razionali e perfetti)
* Viene riconosciuta l’individualità e l’autonomia delle singole epoche
* Vi è una giustificazione e una santificazione del passato in quanto espressione del “corso di Dio nella storia” (importante è la rivalutazione del Medioevo durante il romanticismo non più considerato come epoca buia e dell’ignoranza, bensì come epoca di fede, di unità spirituale, di fantasia…)* Filosofia politica romantica: è molto ambigua e ha diversi orientamenti:
– INDIVIDUALISMO ANTISTATALISTICO: costituisce la prima fase del romanticismo politico caratterizzata da radicalismo repubblicano e ribellismo anarchico
– APOLOGIA DELLA RESTAURAZIONE: in cui si ha appunto un riconoscimento dell’autorità dei sovrani e la legittimazione di istituzioni assolutistico-feudali.
-STATALISMO ORGANICISTICO E NAZIONALISTA: (legato all’ideologia della restaurazione) lo stato è come un organismo in cui tutto è superiore alle parti (organicismo); inoltre lo stato deve esercitare il suo controllo su tutte le attività (statalismo). Viene esaltata la nazione ed il suo popolo (considerato “civilizzatore ed educatore”). Celebrazione del primato della nazione (Germania) è precursore del nazismo
-NAZIONALISMO LIBERAL-DEMOCRATICO E PATRIOTTICO: Si sviluppa non in Germania bensì all’estero come per esempio in Italia (Mazzini). Si tratta di una saldature fra il concetto di nazione e quello di libertà; la libertà deve essere intesa sia come libertà dallo straniero (e quindi libertà della nazione) ma anche come libertà dal potere assoluto (libertà individuale à liberalismo). Inoltre viene riconosciuto il principio di sovranità popolare (democrazia) e il principio di autodeterminazione nazionale (nazioneàpadrona del proprio destino politico). Al cosmopolitismo illuminista viene sostituito il nazionalismo romantico per cui l’idea di popolo non è più quella di individui che hanno stipulato un patto di società ma è l’idea di un insieme di individui legati da lingua, religione, usi, costumi e tradizioni. Per cui un individuo va contro se stesso negando la sua appartenenza ad una nazione.
* Amore per la Natura: vi è un netto rifiuto della concezione meccanicistica della Natura tipica del rinascimento e dell’Illuminismo (per cui la Natura viene considerata un sistema di materia in movimento regolato da leggi meccaniche senza alcun fine o scopo), ma la Natura viene spiritualizzata e divinizzata. Nasce così una FILOSOFIA DELLA NATURA che è
– ORGANICISTICA: la Natura è la totalità e gli elementi che la compongono sono solo parti in funzione del Tutto
– ENERGETICO-VITALISTA: la Natura è una forza dinamica, vivente ed animata
– FINALISTICA: è strutturata secondo determinati scopi (immanenti o trascendenti à a seconda del romantico)
– SPIRITUALISTICA: la Natura è una “spirito in continuo divenire”
– DIALETTICA: è organizzata secondo coppie di forze opposte (es Bene-Male) che costituiscono delle unità dinamiche.
Inoltre, secondo il principio romantico dell’Analogia, per cui si è convinti che la Natura e l’uomo posseggano la stessa struttura spirituale, è possibile rintracciare la chiave di interpretazione dei fenomeni naturali. (interpretazione psicologica dei fenomeni fisici e interpretazione fisica dei fenomeni psichici) .
Inoltre i romantici, persuasi del fatto che “solo il Tutto vive”, ritengono che bisogna conoscere l’ordine complessivo del Cosmo per poi poterne comprendere le parti e i loro rapporti (questa interpretazione della Natura è stato sicuramente una battuta d’arresto per l’avvento della scienza moderna).
* Ottimismo al di là del pessimismo: anche se il Romanticismo sembra segnare il trionfo del pessimismo (poiché nella letteratura dominano gli stati d’animo tristi e malinconici) in realtà il Romanticismo è fondamentalmente ottimista. E’ vero che il Romanticismo nasce da una coscienza di infelicità e da un desiderio di varcare gli ostacoli dell’esistenza (figura dell’infelicità fatale del genio come ad esempio lafigura di Leopardi), ma la genesi di questo pregiudizio è l’apparente antitesi tra Romanticismo letterario e Romanticismo filosofico (cioè tra la rappresentazione del dramma e della sofferenza e la visione complessiva del mondo). Il Romanticismo tende principalmente a scoprire, oltre al negativo la realtà del positivo. Questo perché i romantici (con mentalità a sfondo religioso) sono portati a credere che il Male sia una manifestazione parziale di un Tutto globalmente positivo. Infatti i Romantici sono soliti ricercare sempre un qualche riscatto dal negativo che può essere di tipo TRASCENDENTISTICO (Dio), PANTEISTICO (Natura), IDEALISTICO (Spirito), ESTETICO (Arte), STORICO-POLITICO (progresso dell’umanità).

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