ROMANTICISMO ITALIANO

ROMANTICISMO ITALIANO


In Italia le discussioni cominciarono nel 1816 quando appare su di un giornale, intitolato “La biblioteca italiana”, un articolo di Madame De Staël che parlava delle traduzioni. Infatti la scrittrice esortava gli italiani a conoscere le letterature straniere. Il primo manifesto del romanticismo italiano si può considerare “La lettera semiseria di Grisostomo”, di Berchet, in cui si condannano le regole classiche e si esalta una poesia popolare, viva, attuale, educativa e cristiana. Un giornale milanese che affermò le idee romantiche fu il Conciliatore, (a proposito della lettera semiseria, si chiama così perchè Grisostomo, che scrive al figlio, dopo aver parlato delle idee romantiche, finisce col dire che aveva scherzato), quindi il Conciliatore concilia l’antico con il moderno, in cui si parlava di letteratura italiana, straniera, ma anche di idee politiche liberali e patriottiche, perciò la polizia austriaca lo censurò. A questo giornale collaborarono scrittori patrioti come Silvio Pellico, Confalonieri.

Il Conciliatore affermava il concetto di utilità e di italianità. Le carat­te­risti­che principali del romanticismo italiano sono: rifiuto delle regole classiche (unità di luogo, di tempo, di azione nella tragedia) letteratura popolare, patriottica, morale e religiosa, importante soprattutto  fu l’amore per la realtà concreta (realismo); amore per un linguaggio concreto. Infatti in Italia interessarono poco o temi fantastici, o dell’orrido, perchè grazie alla tradizione classica in Italia si amava l’armonia e la serenità.  Il Romanticismo italiano non si può dire che derivi del tutto dal romanticismo tedesco perchè trova i suoi precedenti nella letteratura italiana del secondo ‘800 (preromanticismo). Caratteristica fondamentale del romanticismo italiano è quella di essere equilibrata perchè è sempre presente la tradizione classica: infatti accanto al sentimento c’è sempre la religione.