Ritratto di Catilina

Ritratto di Catilina

Ritratto di Catilina p.78 n.15 “Lingua latina per il biennio” da Sallustio

L. Catilina, nobili genere natus, fuit magna vi et animi et corporis, ingenio malo pravoque.Huic ab adulescentia bella intestina, caedes, rapinae, discordia civilis grata fuerunt, ibique iuventutem suam exercuit.Corpus patiens inediae, algoris, vigiliae supra quam cuiquam credible est.Animus audax, subdolus, varius, cuiuslibet rei simulator ac dissimulatur, alieni adpetens, sui profusus, ardens in cupidatibus; satis elquentiae, sapientiae parum .Vastus animus immoderata , incredibilia, nimis alta semper cupiebat.Hunc post dominationem L. Sullae libido maxima invaserat rei publicae capiendae; neque id quibus modis adsequeretur, dum sibi regum pararet, quicquam pensi habebat.Agitabatur magis magisque in dies animus ferox inopia rei familiaris et conscientia scelerum, quae utraque iis artibus auxerat, quas supra memoravi.Incitabant praeterea corrupti civitatis mores, quos pessimaac diversa inter se mala, luxuria atque avaritia, vexabant:

L. Catilina, nato di nobile stirpe, fu di grande forza d’animo e di corpo, ma d’ingegno malvagio e vizioso. Fin dalla prima giovinezza gli piacquero guerre intestine, stragi, rapine, discordie civili, e in esse spese tutta la sua gioventù. Il corpo resistente alla fame, al gelo, alle veglie oltre ogni immaginazione. Animo temerario, subdolo, mutevole, simulatore e dissimulatore di qualsivoglia cosa, avido dell’altrui, prodigo del suo, ardente nelle cupidigie, facile di parola, niente saggezza. Spirito vasto, anelava sempre alle cose smisurate, al fantastico, all’immenso. Dopo la dominazione di L. Silla, era stato invaso da una sfrenata cupidigia d’impadronirsi del potere, senza farsi scrupolo della scelta dei mezzi pur di procurarsi il regno. Sempre di più, di giorno in giorno quell’animo fiero era agitato dalla povertà del patrimonio e dal rimorso dei delitti, entrambi accresciuti dai vizi sopra ricordati. Lo incitavano, inoltre, i costumi d’una cittadinanza corrotta, tormentata da due mali funesti e fra loro discordi, il lusso e l’avidità.

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