RITRATTO DELLA MIA BAMBINA
-ANALISI COMPLETA-
con gli occhi grandi colore del cielo,
e dell’estiva vesticciola: “Babbo
– mi disse – voglio uscire oggi con te”.
Ed io pensavo: Di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.
Parafrasi interpretativa Ritratto della mia bambina
Mia figlia, venendo verso di me con la palla in mano e i suoi due occhi grandi e azzurri come il cielo e il leggero vestito estivo che indossava, mi disse: “Babbo (è importante sottolineare la parola Babbo al posto della parola Padre) oggi voglio uscire con te (il gesto sorprende e in un certo senso commuove il poeta).
Intanto io dicevo dentro di me, io so bene di tante cose che si ammirano a questo mondo a quali posso assomigliare la mia bambina. Di sicuro alla schiuma del mare che biancheggia sulle onde (che si forma e poi sbiadisce), alla scia di fumo che esce dai tetti e sembra azzurra sul cielo e il vento disperde (la posso assomigliare) anche alle nubi che non provano sentimento e alle cose che hanno la leggerezza a la mutevolezza.
METRICA
Il ritmo è veloce visto che le frasi sono lunghe e le proposizioni sono legate tramite subordinazione.
La punteggiatura è presente, in particolare virgole due punti.
RIME
Sono presenti diverse assonanze fra cui:
1.Mano babbo
2.Parvenze sperde
3.Vaganti quali
e anche delle consonanze:
Cielo quali.
Nella poesia sono molto frequenti i suoni aperti che simboleggiano la gioia della bambi
TEMA
Il poeta descrive la propria bambina che è pura, felice e libera.
Ci sono anche dei campi semantici e principali riguardano l’aria, l’acqua e tutto ciò che è azzurro.
Il simbolo principale è la bambina che è vita e felicità
PARAFRASI
con gli occhi grandi azzurri,
e con il vestito estivo azzurro: “Babbo
– mi disse – voglio uscire oggi con te”.
Ed io pensavo: Di tante immagini
che si vedono nel mondo, io so bene a quali
paragonare la mia bambina.
Certo alla schiuma, alla schiuma marina
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento disperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.
DIVISIONE IN SILLABE
con gli oc-chi gran-di co-lo-re del cie-lo,
e del-l’e-sti-va ve-stic-cio-la: “bab-bo
mi dis-se vo-gli-o u-sci-re og-gi con te”.
ed i-o pen-sa-vo: di tan-te par-ven-ze
che s’am-mi-ra-no al mon-do, i-o ben so a qua-li
pos-so la mi-a bam-bi-na as-so-mi-glia-re.
cer-to al-la schiu-ma, al-la ma-ri-na schiu-ma
che sul-l’on-de bian-cheg-gia, a quel-la sci-a
ch’e-sce az-zur-ra dai tet-ti e il ven-to sper-de;
an-che al-le nu-bi, in-sen-si-bi-li nu-bi
che si fan-no e dis-fan-no in chia-ro cie-lo;
e ad al-tre co-se leg-ge-re e va-gan-ti.