RITRATO DI MARCO AURELIO TRADUZIONE
RITRATO DI MARCO AURELIO TRADUZIONE
Ci fu tanta passione in lui per la filosofia, da stare ad ascoltare il maggior numero di sapienti e soprattutto Iunio Rustico, il più esperto di questa scienza. Quando lui gli comunicò tutti i progetti pubblici e personali, lo elesse console per la seconda volta e ordinò che, dopo la morte, gli fossero innalzate delle statue. Dette tanti onori ai suoi maestri, da avere nel larario stesso le loro immagini d’oro e da onorare sempre le loro tombe con sacrifici e fiori. Fu educato nella casa di Adriano, che lo chiamava “Verissimo” per la sua onestà e che riportò il ragazzo nel collegio dei Salii. Fu sia capo, sia vate, sia maestro in quel sacerdozio e fece molti riti sacri, avendo egli stesso imparato tutte le formule religiose. Oltre a ciò amò sia il pugilato sia le lotte sia la corsa sia la caccia e giocò a palla ottimamente. Ma lo studio della filosofia lo allontanò da tutte queste cose e rese importante e autorevole. Tuttavia in lui ci fu sempre una grande affabilità che rivelava soprattutto ai suoi, poi agli amici e anche agli sconosciuti.