RIASSUNTO SE QUESTO È UN UOMO

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 RIASSUNTO:

SE QUESTO È UN UOMO

CAPITOLO 1- IL VIAGGIO

In questo capitolo si parla delle premesse della cattura dell’autore e della sua prigionia nel campo di concentramento di Fossoli. L’autore descrive la notte prima del trasferimento ad Auschwitz, ed il viaggio fino al campo di concentramento; le persone erano tutte stipate in un vagone, non ci si poteva muovere e lavare. Molte persone morirono durante il tragitto. Arrivati ad Auschwitz gli uomini furono separati dalle donne e dai bambini e, successivamente, dagli uomini che non potevano lavorare perché troppo vecchi, disabili o malati.

CAPITOLO 2- SUL FONDO

In questo capitolo Primo Levi ha un primo contatto con il lager; nota subito la scritta ARBEIT MACHT FREI all’entrata. I prigionieri vengono svestiti e devono fare la , doccia, poi riceveranno altri vestiti. Successivamente i detenuti vengono tatuati con un numero che diventerà il loro nome. Primo Levi è il numero 174517. l’autore descrive la sistemazione del campo e le varie strutture. Parla anche della gerarchia all’interno del campo.

CAPITOLO 3- INIZIAZIONE

L’autore parla delle difficoltà a comprendere i comandi dei tedeschi perché inizialmente non conosceva la lingua tedesca, così come le altre lingue, per cui per lui era molto difficile relazionarsi con le altre persone del campo. Si parla del rancio e di come il pane sia una specie di moneta di scambi tra i prigionieri. L’autore poi descrive il lavatoio, sempre molto affollato e i problemi igienici.

CAPITOLO 4 -KA-BE

L’autore descrive il pesantissimo lavoro che deve compiere ogni giorno. Solo che una mattina si ferisce un piede ed è ricoverato in KA-BE, l’infermeria. Qui si sta sicuramente meglio che fuori infatti le condizioni di vita sono migliori e poi non si lavora, non fa freddo e, se si commette qualche errore, non si viene picchiati. Levi spera di guarire lentamente per potersi riposare più a lungo.

CAPITOLO 5- LE NOSTRE NOTTI

Lo scrittore, ormai guarito, ritorna nel suo Block, il 45. descrive le notti passate insonni, oppure a sognare la libertà. Però non si dorme mai profondamente anche perché si attende con terrore la sveglia che segna la ripresa della routine quotidiana.

CAPITOLO 6- IL LAVORO

L’autore descrive una giornata-tipo del suo lavoro: trasportare, insieme ad un altro compagno, con molta fatica e difficoltà, delle traversine.

CAPITOLO 7- UNA BUONA GIORNATA

Levi descrive una giornata più leggera del solito. Il cielo è sereno e a pranzo ricevono una razione in più di zuppa. Però si vedono i fumi dei camini di Birkenau dove sono finiti le donne, i bambini e gli anziani per morire.

CAPITOLO 8- AL DI QUA DEL BENE E DEL MALE

Levi descrive l’economia dei Lager: i baratti per procurarsi più razioni di cibo oppure oggetti di prima necessità.

CAPITOLO 9- I SOMMERSI E I SALVATI

L’autore racconta della gerarchia presente nei Lager: c’è una netta distinzione tra i Muselmanner, i sommersi, e i Proinantem, funzionari del campo. poi racconta le storie di quattro prigionieri: Schepschel, Alfred L., Elias, Henry.

CAPITOLO 10 ESAME DI CHIMICA

Lo scrittore, con altri compagni, viene condotto al Kommando Chimico per affrontare l’esame di chimica, in vista di un suo impegno nel Kommando. Se supererà l’esame ne farà parte, solo che la prova è complicata perché tutte le domande sono in tedesco e lui non comprende questa lingua.

CAPITOLO 11- IL CANTO DI ULISSE

Dopo la pulitura della cisterna, durante il trasporto della zuppa, Levi recita e spiega al deportato francese Jean Picolo, il canto di Ulisse. Non sa se il suo interlocutore capisca, ma cerca in tutti i modi di far comprendere a Jean il canto di Dante.

CAPITOLO 12- I FATTI DELL’ESTATE

Nell’agosto del 1944, i bombardamenti alleati interrompono i lavori del Kommando. Per i prigionieri era una speranza di liberazione. Allo stesso tempo temevano per la propria incolumità dato che non potevano rifugiarsi da nessuna parte mentre le bombe cadevano. Intanto l’autore racconta del suo contatto fuori dal Lager: un uomo di nome Lorenzo che spesso gli passava oggetti utili all’interno del campo e cibo.

CAPITOLO 13- OTTOBRE 1944

La sopravvivenza nel Lager si fa più dura perché ricomincia l’inverno. Inoltre i prigionieri sono spaventati perché ci sono le selezioni per il crematorio.

CAPITOLO 14- KRAUS

Levi parla delle terribili condizioni di vita nel Lager in inverno. Racconta anche di Kraus, un deportato molto maldestro non ben visto dalle SS.

CAPITOLO 15- DIE FREI LEUTE VON LABOR

Levi viene scelto come operaio specializzato, il che porta alcuni vantaggi. L’autore racconta dei rapporti tra lui e il personale civile, come le donne presenti in laboratorio, che disprezzavano i deportati e parlavano liberamente delle loro belle giornate, non rendendosi conto della tristezza e della disperazione che provavano i prigionieri.

CAPITOLO 16- L’ULTIMO

L’autore racconta i commerci all’interno del campo e fuori con il civile Lorenzo. Descrive poi l’impiccagione di un ammutinato, compiuta davanti a tutti dalle SS, come esempio per tutti i prigionieri.

CAPITOLO 17 STORIA DI 10 GIORNI

Levi viene ricoverato in Ka- Be per aver contratto la scarlattina, per cui scampa all’evacuazione4 del Lager, quindi alla morte. Narra la sua vita a contatto con molti malati e, in particolare, di due deportati francesi che lo hanno aiutato a sopravvivere. Il campo ormai è stato abbandonato dalla maggior parte delle SS, quindi si poteva accedere anche ai loro locali, dove si trovavano tanti oggetti utili per sopravvivere meglio. Poi, un giorno, finalmente ci fu la liberazione ad opera dell’esercito russo.

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