RIASSUNTO NOVELLE DECAMERON SETTIMA GIORNATA

RIASSUNTO NOVELLE DECAMERON SETTIMA GIORNATA

-GIORNATA SETTE DEL DECAMERONE RIASSUNTO-


Novella n° 8:

Narratore di 1° grado: Boccaccio
Narratore di 2° grado: Neifile
Tema centrale: beffe fatte dalle donne ai danni dei mariti o degli altri uomini in generale.
Schema narrativo:
Arriguccio de’ Berlinghieri era un mercante che, per diventare nobile, sposa monna Sismonda.

Durante i primi anni di matrimonio Arriguccio è sempre in viaggio per affari e monna Sismonda si innamora si Ruberto e lo tradisce.

Dopo aver “sentito” qualcosa di questa storia Arriguccio diventa gelosissimo e comincia a controllare attentamente al moglie.

Sismonda, per continuare a vedere Ruberto, si lega uno spago all’alluce e lo fa scendere dalla finestra: quando Ruberto arriva tira lo spago per avvisarla e lei scende da lui appena può.

Una sera Arriguccio si accorge dell’artificio e scende in strada per rincorrere l’amante che però riesce a fuggire.

Sismonda capisce che Arriguccio, al suo ritorno la picchierà, così fa mettere a letto al suo posto una serva che Arriguccio picchia selvaggiamente e poi, come prova, le taglia i capelli.

Dopo essersi sfogato Arriguccio va a casa dei fratelli di Sismonda e racconta loro tutta la vicenda , così loro decidono di andare dalla sorella per rimproverarla.

Nel frattempo Sismonda aveva rifatto il letto e si era vestita come se non fosse mai andata a dormire: quando i suoi fratelli arrivano e la trovano “intatta” si arrabbiano con Arriguccio e gli chiedono spiegazioni.

Sismonda interviene sostenendo che Arriguccio è ubriaco e probabilmente quello che ha raccontato gli è successo con un’altra donna, ma lei lo perdonava di tutto.

La madre ed i fratelli di Sismonda credono alla sua versione e offendono Arriguccio che da quel giorno lascia in pace la moglie che è finalmente libera di fare ciò che vuole.


Novella n° 9:

Narratore di 1° grado: Boccaccio
Narratore di 2° grado: Panfilo
Tema centrale: beffe fatte dalle donne ai danni dei mariti o degli altri uomini in generale.
Schema narrativo:
Nicostrato, nobile di Argo, sposa la giovane Lidia che si innamora però del suo giovane servitore Pirro, il quale finge di nulla.

Lidia racconta la situazione a Lusca, la sua “balia”, pregandola di convincere Pirro ad andare da lei.

Lusca parla con Pirro che non accetta la proposta perché non vuole tradire il suo padrone.

Lidia decide di uccidersi, ma prima manda ancora Lusca da Pirro per fare l’ultimo tentativo.

Lusca dice a Pirro che la fortuna va presa al volo, altrimenti si sarebbe pentito di aver perso un’occasione simile dopo la morte di Lidia; inoltre gli dice anche che non doveva portare rispetto a Nicostrato perché egli non ne portava a lui.

Pirro vuole essere sicuro dell’amore di Lidia, così le chiede tre cose come prova d’amore: l’uccisione del falcone preferito di Nicostrato, una ciocca della sua barba e un suo dente sano.

Lidia accetta e, dopo qualche giorno, uccide il falcone giustificandosi dicendo che suo marito preferiva uscire all’alba col falcone piuttosto che stare con lei.

Dopo pochi giorni Nicostrato tira i capelli a Lidia per divertimento, così lei “per vendetta” gli strappa una ciocca di barba e la manda a Pirro.

Qualche giorno dopo Lidia dice a Nicostrato che ha un dente cariato e decide di toglierlo lei stessa: ne toglie uno sano e poi gliene mostra uno conciato male; poi manda il dente sano a Pirro.

Pirro, convinto dell’amore di Lidia, va da lei che gli aveva promesso di “intrattenersi” con lui davanti al marito e si fa spiegare il suo piano.

Il giorno seguente Lidia si finge ammalata e si fa portare in giardino su una brandina accompagnata da Nicostrato e da Pirro; Ad un tratto Lidia chiede a Pirro di salire sul pero e di coglierle una pera.

Quando Pirro sale sul pero finge di vedere Nicostrato e Lidia che si “divertono” e se ne lamenta col padrone; Nicostrato decide allora di salire sul pero per capire cosa era successo, visto che non aveva neppure sfiorato Lidia.

Mentre Nicostrato sale sul pero Lidia e Pirro si “intrattengono” e Nicostrato, che li vede, scende di corsa insultandoli; ma sia Lidia che Pirro giurano di non essersi mossi e di non essere tanto sciocchi e imprudenti da fare una cosa simile davanti ai suoi occhi.

Nicostrato crede alla versione dei due e si convince che il pero è magico, ma Lidia finge di essere offesa, così fa tagliare l’albero “per evitare altri inconvenienti”.

Lidia perdona Nicostrato e poi si incontra con Pirro ancora molte volte.


Novella n° 10:

Narratore di 1° grado: Boccaccio
Narratore di 2° grado: Dioneo
Tema centrale: beffe fatte dalle donne ai danni dei mariti o degli altri uomini in generale.
Schema narrativo:
Tingoccio Mini e Meuccio di Tura sono due amica di Siena che, incuriositi dalle prediche sull’aldilà, si promettono che il primo che morirà tornerà dall’altro a raccontargli la sua esperienza.

Dopo qualche tempo Tingoccio si innamora della sua comare, ma non lo dice perché era considerato un peccato; anche Meuccio si innamora della stessa donna, ma non lo dice perché capisce il sentimento dell’amico e ha paura che lui possa screditarlo davanti agli occhi di lei.

Tingoccio riesce a conquistare la comare, ma muore per il troppo “lavoro”.

Dopo tre giorni dalla sua morte, Tingoccio si presenta a Meuccio per onorare la loro promessa e gli rivela che nell’aldilà non era ritenuto peccato avere una relazione con la propria comare.

Meuccio ringrazia l’amico e decide che da quel momento in avanti avrebbe allacciato relazioni con tutte le sue comari per rifarsi di tutte quelle che non aveva conquistato.


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