RIASSUNTO LE RICORDANZE LEOPARDI

RIASSUNTO LE RICORDANZE LEOPARDI

Le ricordanze


E’ il poema della memoria, della giovinezza dolce e perduta che riaffiora nel ricordo, suscitata dalle immagini de luoghi dove si svolse. Al poeta, ritornato dopo un’assenza di tre anni, a ragionare con le stelle dalle finestre della casa paterna, ogni cosa intorno ridona intatti i sogni d’un tempo, le speranze, il ricordo delle illusioni più care. Intatti, e tuttavia per sempre perduti; e nella gioia del ricordo s’insinua, per questo, la malinconia di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. Questo canto è il culmine della poetica dell’idillio, secondo la quale, come annotava in questi anni il poeta nello Zibaldone, << la rimembranza è essenziale e principale al sentimento poetico, non per altro, se non perché il presente, qual che egli sia, non può essere poetico>>; e la poesia, quindi, << si trova sempre consistere nel lontano, nell’indefinito, nel vago>>. E sin dall’inizio, il poeta fonde col tema della ricordanza quello dell’infinito, ritrovato nei sogni dell’adolescenza, nello slancio del suo cuore d’allora. Composto a Recanati fra il 26 Agosto e il 12 Settembre del ’29, questo canto è legato al natio borgo selvaggio, <<povero sfondo di desideri sterminati>>, come dice il Momigliano, che lo paragoa, come limite invalicabile, schiudeva il cuore del poeta all’ansia della pressione d’assenza, di nostalgia, non mai di possesso: i sogni d’allora, il ricordo d’adesso costituiscono un protendersi verso la vita negata. Il canto procede liberissimo, senza un apparente struttura, seguendo le suggestioni e le libere associazioni della memoria. Le strofe ripropongono la forma sempre nuova il duplice tema della dolcezza del ricordo e della tristezza del presente, finché nella figura finale di Nerina, prevale la malinconia della giovinezza per sempre spenta.

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