RIASSUNTO LA MORTE DI PATROCLO

RIASSUNTO LA MORTE DI PATROCLO

RIASSUNTO LA MORTE DI PATROCLO


Finché era giorno le forze si eguagliavano, ma quando venne sera, i Greci primeggiavano.
Morì Cebrione. Patroclo andò all’attacco tre volte come il forte Ares e tre volte uccise nove uomini. Ma quando si lanciò per la quarta volta, arrivò la morte. Gli venne incontro Apollo e Patroclo non lo vide: gli stette alle spalle e poi lo colpì. Gli gettò a terra l’elmo del capo e rotolando si sporcò la criniera equina di sangue e di polvere. Da dietro un Troiano lo colpì da vicino: Euforbo, figlio di Pantoo, ma non lo finì. E Patroclo si ritirò nel folto dei compagni, ma appena Ettore lo vide, si avvicinò e lo trapassò con la lancia. Come quando un leone vince un cinghiale nella zuffa, essi si battono orgogliosi per un’esile vena d’acqua: entrambi vogliono bere, ma il leone vince infine il cinghiale senza più fiato, così Ettore, con la lancia, privò della vita Patroclo e gli disse: “Patroclo, pensavi forse di poter abbattere la mia città? Stolto, i veloci cavalli di Ettore si sono lanciati a lottare ed io mi batto con essi per primo fra i Troiani. Qui tu morirai mangiato d!
agli avvoltoi. Non ti recherà aiuto Achille che forse ti dava tanti consigli”. E a lui rispose Patroclo: “Ora vantati Ettore. Infatti ti concessero vittoria gli dei, che mi hanno ucciso facilmente. Ma se venti guerrieri della tua forza mi fossero venuti contro, tutti io li avrei uccisi, stroncandoli con la lancia. Il destino, Euforbo ed Apollo mi uccisero, e tu sei solo il terzo. Ma neppure tu andrai lontano: sarai stroncato dalle mani di Achille”. Ancora mentre parlava lo colse la morte, ma Ettore gli disse comunque: “Perché mi profetizzi morte? Chi lo sa se Achille mi ucciderà”. Stappò poi la lancia di bronzo dalla ferita e corse verso Automedonte che guidava il carro di Achille, ma i rapidi cavalli immortali scapparono.


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