RIASSUNTO IL PROCESSO DI FRANZ KAFKA
RIASSUNTO DEL ROMANZO
Il romanzo Inizia con l’arresto del Signor K. una mattina come tutte le altre. K., un funzionario di banca, viene svegliato non dalla solita colazione ma due ufficiali che lo informano del suo stato d’arresto, presso la casa della signora Grubach, presso cui vive. La scena dell’arresto, però, è simile ad una farsa: infatti non viene comunicato a K. che il motivo del suo arresto in quanto i due ufficiali si giustificano dicendo che sono solo dei sottufficiali e che il loro compito è soltanto quello di informare il Signor K. del suo stato d’arresto. Sono presenti anche tre colleghi di K., con i quali K. andrà in banca regolarmente come ogni giorno, a parte un ritardo di 30 minuti. L’arresto di K. quindi, è del tutto paradossale in quanto, come gli viene letto dalle guardie stesse, non comporta per il momento alcuna modifica alla sua attività giornaliera, almeno sino al processo. Una settimana dopo si reca come gli era stato detto nel “tribunale”, una soffitta di un casolare dove K. assiste ad una sorta di processo nei suoi confronti, con tanto di spettatori e “giuria popolare”, ed è costretto a difendersi, usando toni anche duri. Qui vede per la prima volta la signorina Leni, assistente del giudice istruttore, sposata con una guardia del tribunale. Ed è proprio con le che K. parlerà la domenica successiva, dimostrando di non essere indifferente alla sua presenza, sentimento ricambiato dalla stessa, che però lo lascia al comando di un uomo. Decide quindi di rivolgersi all’avvocato Huld, che gli rivela altre caratteristiche del tribunale. In seguito apprende dal pittore Titorelli, ritrattista di alcuni magistrati, che esistono sedi del tribunale pressoché in ogni luogo e che la sua organizzazione risulta molto più articolata di quanto non sembri. K., però continua la sua strada, cercando di comportarsi come un onesto cittadino che vuole fare valere le sue ragioni, finendo così per isolarsi. Dall’avvocato, mentre si accinge ad esautorarlo, conosce il signor Block, imputato in un altro processo, e, insieme a lui, apprende nuovi e inquietanti particolari circa il complesso meccanismo che regola il tribunale. Poiché l’uomo, chiuso in una stanza, ha studiato la legge con impegno, quale somma ricompensa, può adesso venire a sapere che la sua causa non è neppure iniziata. Un giorno K. si reca nel duomo della città per accompagnarvi un cliente della banca: quest’ultimo, però, non mantiene fede all’appuntamento e K., rimasto solo, è allora invitato da un sacerdote ad ascoltare una parabola; un uomo di campagna cerca con tutte le forze di varcare la soglia della porta della legge, difesa da un guerriero, senza però riuscirvisi: secondo K. questo è un inganno per il povero contadino, a cui è negato l’accesso alla legge. Dopo circa un anno arriva, come d’improvviso la condanna, che K. riceve, ormai completamente convinto della insignificanza di quello che sta succedendo, con un ironico sorriso sulla faccia: due persone che K. non aveva mai visto lo conducono con loro fuori città, dove lo uccidono con un coltello nel cuore, così “come un cane”.