RIASSUNTO DI SINONE E LAOCOONTE

RIASSUNTO DI SINONE E LAOCOONTE

RIASSUNTO DI SINONE E LAOCOONTE


Spargi il sale sulle ferite…proprio in questo periodo sto memorizzando il secondo libro per un esame, che agonia… In ogni caso la storia è questa: I greci architettano l’inganno del cavallo e, dopo averlo lasciato davanti alle porte di T.roia, fingono di essere tornati in Grecia mentre in realtà si nascondono sulla vicina isola di Tenedo. Una volta che i troiani si accorgono del cavallo si dividono in opinioni differenti: c’è chi lo crede un dono votivo e vorrebbe portarlo in città e chi lo crede un inganno e vorrebbe lasciarlo lì. Proprio allora arriva Laocoonte che tutto concitato dissuade i troiani a portare il cavallo nell’urbe, persuaso che sia un inganno di Ulisse. Ma in quel momento tra la folla viene condotto un ragazzo con le braccia legate: il suo nome è Sinone, e racconta di essere scappato dai suoi compagni achei perchè questi lo avevano scelto come dono sacrificale dopo esser stati convinti dalle macchinazioni di Ulisse.

Con la sua (falsa) storia, egli commuove i troiani e il re Priamo. Questi lo accoglie tra la sua popolazione e gli permette di vivere come troiano, ma in cambio chiede a Sinone la vera ragione per cui gli Achei abbiano lasciato l’enorme cavallo. Il ragazzo gli racconta che gli Achei avevano deciso di andare in Grecia col progetto di tornare a T.roia successivamente, quando si fossero garantiti li volere degli dei. Infatti (nel racconto di Sinon ) gli dei non appoggiavano più gli achei, e quindi l’unico modo per vincere la guerra per loro, era quello di tornare in patria e propiziarseli nuovamente; il cavallo non era altro che un dono offerto dagli achei a Minerva, un dono che se portato a T.roia (sempre secondo Sinone) avrebbe garantito alla città la vittoria futura contro i Greci. Appena Sinone ebbe terminato il racconto, Laocoonte venne attaccato insieme ai suoi figli da due serpenti giganteschi, che uccidono il sacerdote e i fanciulli strisciano sotto la statua di Minerva (che li aveva mandati per convincere i greci ad acoltare Sinone; infatti Minerva era dalla parte dei greci e s’era accanita contro T.roia). La folla, inorridita dall’orrendo spettacolo, vede il tutto come un punizione, perchè Laocoonte aveva sconsigliato di portare il cavallo in città. Così senza esitazione, lo trasporta nell’urbe e finisce col condannarsi da sola, proprio perchè aveva prestato fede alla storia di Sinone piuttosto che ai consigli di Laocoonte.

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