PROLETARIATO
Letteralmente è la classe sociale la cui unica ricchezza è la prole. Tale era chiamata la sesta classe già ai tempi della Repubblica romana.
Nella terminologia marxiana, si tratta della classe sociale che non detiene la proprietà dei mezzi di produzione (in sostanza, gli edifici e i macchinari delle fabbriche), in altre parole la classe operaia. Tale classe, nella dialettica della lotta di classe (la teoria che la storia sia stata determinata dalla lotta per la detenzione del potere di due classi antagoniste), avrebbe sostituito l’egemonia della borghesia (la classe sociale detentrice dei capitali e dalla proprietà dei mezzi di produzione) instaurando la società comunista, vale a dire stabilendo la proprietà e la gestione comunitaria dei mezzi di produzione.
E’ chiaro che, all’alba del ventunesimo secolo, il termine proletariato sia un po’ superato, in quanto la classe più povera è quella che non rientra neppure nel meccanismo produttivo, cioè i disoccupati. La disoccupazione, al giorno d’oggi, ha assunto un carattere cronico sconosciuto ai tempi di Marx, quando dipendeva dalle fasi, in ascesa e recessione, dell’economia. Inoltre il capitalismo ha avuto l’accortezza di differenziare la classe “proletaria”, in una gerarchia nella quale, dirigenti, impiegati, operai di vari livelli, sono posti su piani diversi di retribuzione e di benessere. In pratica, la contromisura impiegata dalla borghesia per anticipare le richieste e le esigenze della classe subordinata, è stata quella di far partecipare, in una certa misura, il proletariato (nel significato marxiano e in tal modo sarà inteso da ora in poi) alle condizioni di benessere della borghesia, inoltre, attraverso il meccanismo politico della democrazia rappresentativa (per i marxisti, la democrazia borghese), dare l’illusione ai proletari di partecipare alla gestione del potere. Infine è ormai chiaro che non è più la classe operaia la principale antagonista di quella borghese in quanto prevale il settore impiegatizio, dei servizi e, appunto, la grande massa degli esclusi (cronici) dal meccanismo produttivo.
Ciò nonostante, a mio parere il termine proletariato, nel significato di classe sociale che non detiene i mezzi di produzione, è valido tuttora con la precisazione che non è costituito più prevalentemente dagli operai.