PIOVONMI AMARE LAGRIME DAL VISO RIASSUNTO

PIOVONMI AMARE LAGRIME DAL VISO RIASSUNTO

Francesco Petrarca

FONTE:https://balbruno.altervista.org/index-1125.html

FONTE >> SITO DI BALBRUNO.ALTERVISTA<<


Questo sonetto è tratto dal Canzoniere. Nel sonetto esprime tutto il suo amore per Laura.
Ha incontrato questa donna ad Avignone ed è stato fuoco nella sua mente. Abbiamo alcuni particolari del suo aspetto fisico: alta, bionda, occhi azzurri.  Si può attribuire a questa figura femminile un ulteriore significato:  potrebbe significare laurea, l’oggetto tanto desiderato da Petrarca.  Nelle opere di Petrarca, Laura subisce i cambiamenti prodotti dal passare del tempo ma attrae il poeta ;cosa che invece non succedeva nei testi di Dante quando si riferiva a Beatrice. L’amore tra Petrarca e Laura nasce solamente con sguardi e poesie che Petrarca scrive per Laura, e questo fa pensare ad un amore del tutto platonico. Questo amore è visto dall’autore come un errore perché lo costringeva a provare sentimenti mentre lui voleva diventare un prete, infatti era un funzionario della Santa Sede. Così era una grande sofferenza e la esprime nei suoi testi, come appunto in quello preso in esame ora. Per meditare a volte era costretto ad isolarsi su montagne ma al ritorno Laura faceva nuovamente divampare il fuoco.

La poesia è un sonetto composto da due quartine e due terzine di versi endecasillabi:  schema delle rime è ABAB ABAB CDE CDE.
L’autore fa capire il suo dolore, nel  momento in cui Laura se ne va, allontanandosi da lui. L’intensità del suo dolore è mostrato nel primo verso dalla parola “piovonmi”, cioè “mi piovono”, che fa riferimento alle lacrime amare che lui piange per lei, e nel secondo verso dall’espressione “un vento angoscioso di sospiri”, nel quale troviamo l’allitterazione della lettera “s”. Nella parte finale, al primo verso, troviamo una metafora: “amorose chiavi”, cioè le chiavi dell’amore.


PARAFRASI

Dal viso mi scendono lacrime amare accompagnate da forti sospiri di angoscia, quando accade che volgo verso di voi i miei occhi, voi che siete l’unica ragione per cui sono in conflitto con il mondo; è pur vero che la vista del vostro dolce viso placa per un poco le mie emozioni così forti, e placa le mie pene così simili ad un martirio, fintanto che sono occupato ad osservarvi; ma il cuore e il sangue rimangono come congelati quando, nel separarci l’uno dall’altro, io vedo gli occhi vostri [le mie stelle], che sono per me fatali [hanno influssi astrologici simili a quelli delle stelle del cielo], ritirare lo sguardo prima diretto verso di me, sguardo per me così piacevole: e infine il sentimento d’amore mi porta a sentire l’anima uscire dal mio corpo per seguirvi, come se fosse estirpata dal cuore dal peso di tutti i pensieri per cui [l’anima] era rimasta assorta.