piercing

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Il piercing è sempre più diffuso tra gli adolescenti: un’indagine Eurispes ha infatti appurato che ben il 20% dei ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 18 anni ha un piercing. I medici ricordano che, al di là della moda passeggera del body piercing, si tratta pur sempre di una procedura invasiva, una lesione volontaria ai danni del nostro corpo. Occorre pertanto essere consapevoli dei rischi per decidere consapevolmente e prendere le opportune precauzioni.

Oggi parliamo nello specifico di piercing all’ombelico: fa male e quali sono i rischi? Riguardo al dolore non esistono valori assoluti: è soggettivo, dipende dalla soglia di tollerabilità, più o meno alta, di ognuno di noi. Il foro viene effettuato con un ago cannula, la sensazione è quella di un pizzicotto. La zona resterà dolorante anche nei giorni successivi alla procedura, al massimo per una settimana, costringendoci a dormire di lato o sulla schiena per non premere sulla pancia. Quello all’ombelico è uno dei piercing che impiegano di più per cicatrizzarsi: si va dai tre agli otto mesi.

È bene premettere che essendo quella del piercer un’attività che rientra nelle pratiche artigianali e non nelle professioni sanitarie, è difficile per il Ministero della Salute vigilare con norme condivise e ben delineate e dunque bisogna prestare ancora più attenzione all’affidabilità del piercer. Il rischio principale per chi si sottopone al piercing all’ombelico è infatti quello di contrarre un’infezione, a cause delle scarse condizioni igieniche dell’ambiente e della modalità con cui si svolge la procedura.

L’ombelico, inoltre, non sempre ha la conformazione adatta per ospitare un piercing e se il piercer non è preparato a sufficienza potrebbe anche non notare la presenza di ernie, con conseguenze anche gravi come provocare lesioni viscerali. Inoltre, è bene sapere che in gravidanza il piercing può essere fonte di disagio perché la pelle è più tirata, intralciare la libertà di movimento, creare problemi con gli abiti.

piercing ombelico

Tra i possibili rischi di piercing all’ombelico figurano inoltre lesioni dovute ad eventuali strappi involontari, insorgenza di reazioni allergiche, più o meno intense, al nichel o agli altri metalli del monile. E ancora: irritazione della pelle; possibili complicazioni per i pazienti cardiaci, portatori di protesi valvolari; formazione di un fibroma sotto la ferita; il rigetto del piercing con fuoriuscita di liquido chiaro; granuloma (rigonfiamento carnoso intorno al foro).

Per scongiurare il rischio di infezioni il piercing va disinfettato due volte al giorno accuratamente con saponi specifici e dei germicidi, chiedete in farmacia. Lavatevi le mani accuratamente prima di pulire il piercing. Se notate gonfiori, arrossamenti e la zona è molto dolorante contattate il medico per ricevere istruzioni specifiche per il vostro caso, senza prendere iniziative, come ad esempio togliere il piercing, che potrebbero peggiorare la situazione.

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