PIER PAOLO PASOLINI RAGAZZI DI VITA RIASSUNTO

PIER PAOLO PASOLINI RAGAZZI DI VITA RIASSUNTO


Fonti elettroniche:

www.pasolini.net

www.pasolini.net/vita03.htm

www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=407&

www.pasolini.net/narrativa_vitaviolenta.htm


Pasolini viene da subito attratto dal fascino di Roma. Gli si apre un mondo tutto nuovo, cosí diverso dal Friuli della sua infanzia. Il contrasto è fortissimo : il passaggio dal mondo contadino in una metropoli piena di luci e traumatizzante, ma nello stesso tempo sveglia la sua curiosità di conoscere. Compie lunghissime passeggiate sia di giorno che di notte durante le quali incontra rappresentanti di tutte le classi sociali : personaggi noti, ma anche gente comune.

                   Pasolini dopo il suo arrivo aveva difficoltà a trovare un impiego, era povero, ed è stata proprio la sua condizione ad avvicinarlo ai più poveri abitanti delle borgate romane, che diventeranno protagonisti delle sue opere. L´idea per la stesura del testo arriva quindi dagli incontri con i ragazzi del sottoproletario romano che faranno da guida per Pasolini in questa realtà nuova. 

                   I primi abozzi preparatori fatti di studi sull´ambiente delle borgate saranno pubblicati solo molto più tardi nella parte iniziale del libro di racconti Alí dagli occhi azzurri . Nel 1953 sono stati invece pubblicati in anteprima due capitoli del romanzo sulla rivista intitolata  “Paragone.

                  Questi capitoli presentano alcune diversità dal romanzo e testimoniano l´accurato lavoro di rifinitura che è stato svolto da parte dell´autore. Tra questi cambiamenti possiamo menzionare il nome del protagonista che nel romanzo non sarà più Lucia ma sarà soprannominato Ricetto, come se l´autore volesse  porre l´accento sul suo distaccamento dalla società normale, di integrazione. Un´altro cambiamento importante rispetto alla prima stesura è  l´uso del dialetto. Saranno incrementati i termini dialettali e verrà inserito persino il gergo delle classi più basse per illustrare al meglio la natura dei ragazzi delle borgate romane. Inoltre verranno sostituite le parolacce con delle abbreviazioni con puntini, oppure con eufemismi.

                 Il periodo, in cui si svolgono le avventure dei ragazzi sono i primi anni ´50, in cui dura ancora lo slancio politico, che dava tanta speranza al popolo di una società più unita e di una giustizia sociale, cosa che si è rilevata essere nient´altro che un´illusione. Pasolini non è stato l´unico intellettuale ad essere attratto dai nuovi fenomeni che andava portando con sè il nuovo processo di industrializzazione. Intere masse contadine venivano richiamate in città con il sogno di una vita migliore, finivano però di vivere alle margini della società, sopravivendo in miserabili condizioni. Il progresso tanto proclamato dalle classi dirigenti e dalla borghesìa ha prodotto anche un tipo di sottosviluppo che ha messo le classi sociali più basse in condizioni disumane e ha così dato vita ad una protesta degli intelettuali e degli scrittori in particolare.

                          A distanza di cinque anni dall´ arrivo di Pasolini a Roma, esce quindi presso la casa editrice Garzanti il suo primo romanzo intitolato Ragazzi di vita, suscitando molte polemiche. Se l´autore aveva delle intenzioni provocatorie, con la sua opera ci è riuscito pienamente. Il romanzo viene infatti segnalato per contenuto pornografico dopo 3 mesi in librerie e il suo autore, come anche l´editore, finiscono per essere imputati di pubblicazione oscena. Nonostante questo (o forse anche grazie a questo fatto) il libro riscontra un grande successo soprattutto dal pubblico.

                             Al processo contro Ragazzi di vita hanno testimoniato Carlo Bo e per iscritto anche Giuseppe Ungaretti, ai quali Pasolini dedica per gratitudine il suo prossimo romanzo “Una vita violenta”. Sempre durante il periodo del sequestro del romanzo giuria composta da Carlo Emilio Gadda, Attilio Bertolucci, Carlo Bo e altri assegna al romanzo a Parma il premio “Colombo-Guidotti”. Agendo in questo modo hanno espresso il loro disaccordo con chi aggrediva il nuovo scrittore e il suo romanzo inconsueto. Come abbiamo già constatato nel capitolo dedicato alla vita dell´autore, egli e anche il suo editore verranno pienamente assolti. A Pasolini verrà però comunque aggiudicato il ruolo di provocatore, dal quale non si sottraerà mai più.


Struttura narrativa del romanzo

            Ragazzi di vita in realtà non è un romanzo nel senso tradizionale perchè mancano gli attributi classici per poterlo definire tale. Non c´è un protagonista vero, manca un intreccio che accompagni i personaggi dall´inizio alla fine e quindi manca una struttura organica. Bisogna però ricordare che l´ispirazione di Pasolini era all´inizio di carattere documentaristico.

»In realta l´intreccio si presenta, come vedremo, assai complicato e indubbiamente non lineare nè univoco: si potrà parlare allora di una struttura „ad episodi“, i quali però vengono collegati fra loro e costruiti all´interno con procedimenti spiccamente romanzeschi.

Abbiamo quindi  davanti a noi una serie di episodi, attraverso i quali ci viene offerta una testimonianza della vita nella periferia di Roma nell´arco di tempo tra  la fine della seconda guerra mondiale e i primi anni Cinquanta.

                            C´ è una chiave che unisce i singoli racconti e nello stesso momento mette in movimento le vicende. Il meccanismo è costruito da un continuo alternarsi della conquista del denaro e la sua quasi immediata perdita che spinge i personaggi ad un recupero per pareggiarla. E l´abilità dell´autore che provvede a far partire l´azione e di riportarla sempre, quando il racconto sta per concludersi, al punto di partenza. Vari elementi si occupano della realizzazione di questo schema. Uno dei più importanti sono gli istinti naturali come la fame, il sonno o il desiderio sessuale.

                              Un elemento inserito invece dall´esterno sono le tragedie e le disgrazie che colpiscono i nostri protagonisti come un vero “deus ex machina”

»Questi drammi improvvisi risultano assolutamente immotivati, almeno al livello di consapevolezza dei personaggi stessi: servono però in modo adeguato a provocarne lo spostamento logistico, nonché a variare la composizione del cast facendo scomparire di volta in volta (con l´arresto di polizia, o addirittura con la morte) alcune figure, e consentendo l´introduzione di nuovi elementi.«

                

Un´altra caratteristica romanzesca è l´uso dei flash-back. La loro funzione è quella di riempire gli spazi vuoti tra singoli racconti, introdurre i nuovi personaggi o aggiungere note che rendono più chiara la narrazione.

               Spesso queste inserzioni recapitolano che cosa è accaduto negli intervalli tra gli episodi, come se fossero delle didascalie.

«Mo se famo er bagno, » disse con viso soddisfatto il Caciotta, che in quei tre annetti s´era ingrassato, «e poi se n´annamo ar cinema.

              Questo esempio ci dimostra quanto è stato detto e ci da anche una prova che non si tratta di racconti separati, altrimenti non ci sarebbe il bisogno di questi mezzi per ricollegare le vicende. I tre anni sono infatti il tempo che passa tra il quinto e il sesto capitolo, che i ragazzi passano nel carcere a Porta Portese. La vicenda non ha una durata precisa, ma è possibile dedurre dal testo che copra all´incirca l´arco di tempo di sei anni.

             La vicenda non viene narrata secondo un ordine cronologico, i salti temporali tra i singoli episodi sono frequenti.

              Un´altro attributo del genere del romanzo costituisce il capitolo, con cui termina il libro. Esso ci permette di incontare nuovamente alcuni personaggi, di rivivere le situazioni raccontate nei precedenti episodi in modo da addipanare l´intreccio e per avere un sorta di bilancio morale.

                Abbiamo quindi davanti a noi un romanzo, anche se non nella percezione tradizionalista, che ci viene raccontato in terza persona singolare da un narratore esterno. Il contrasto tra il narratore e i personaggi è marcato dall´uso di due linguaggi diversi.  Per i dialoghi dei protagonisti l´autore sceglie la lingua propria al ceto sociale a cui appartengono, ovvero il dialetto romano, o per essere più precisi, gergo delle borgate romane. La voce narrante usa invece un lessico più complesso, costituito dall´italiano corrente  contaminato anch´esso dal romanesco. Le parti dialogate si alternano a lunghi brani narrativi o descrizioni sia dell´ambiente che dei luoghi e dei personaggi. I brani narrativi sono talmente dettagliati e ricchi di indirizzi precisi che rendono le scene perfettamente illustrative e realistiche.

/ 5
Grazie per aver votato!