Petrarca Chiare fresche e dolci acque Analisi testuale

Petrarca Chiare fresche e dolci acque Analisi testuale

Analisi testuale


Il tema

Il tema centrale della poesia è certamente l’amore del poeta per Laura. Un amore inesistente ed illusorio, ma che il poeta vive in modo realistico e fluido: tra il passionale e il trasfigurato, tra il materiale e lo spirituale. Egli lo sogna, lo invoca, lo trasforma sempre con ansia e trepidazione, ricordando il momento iniziale del loro incontro e sentendolo dentro di sé ogni momento della sua vita.

Ora, per l’appunto, il tema della poesia è il ricordo del luogo e del giorno nel quale il poeta ebbe la dolce visione di Laura. In quel luogo al poeta sembrò di vedere una donna talmente bella che gli parve di essere in paradiso.

Questo luogo iniziale, nel quale il poeta immagina e rievoca una pioggia dei fiori che cadeva sopra il bel corpo di lei e dove lei sedeva con umiltà in quel spettacolo naturale, è identificato dal poeta con il regno di Amore.
Questo ambiente così bello e paradisiaco incanta il poeta, il quale si immagina prossimo alla morte e spera di lasciare il proprio corpo in quel luogo e così affrontare il momento del trapasso con una speranza tale da rendere l’anima più tranquilla e serena. Il poeta immagina ancora che Laura un giorno ritorni in quel luogo, guardi il sepolcro del poeta e presa da tanta compassione per la sua sorte si rivolga a Dio per ottenere il perdono del poeta, piangendo e asciugandosi gli occhi con il bel velo.
Questa visione trasognata di Laura che intercede per il poeta e la memoria del giorno benedetto nel quale il poeta si innamorò di lei sono gli elementi che fanno perdere al poeta ogni coscienza della realtà delle cose, credendo di essere in paradiso e non sulla terra.
Questo incanto naturale del luogo e l’amore per Laura fanno sì che quel luogo divenga il preferito del poeta tanto che da allora in poi egli non trova più pace altrove.
Il commiato riprende quello della precedente composizione del Canzoniere, ma questa volta il poeta ha più fiducia nella poesia, la personifica e la invita ad andare tra la gente, anche se ritiene che ancora la forma non sia adeguata ad esprimere l’intensità del suo amore.

Dunque i temi della poesia sono:

la rievocazione del luogo dell’innamoramento, le acque del fiume Sorga dove il poeta vide Laura

l’intercessione di Laura a Dio per chiedere il perdono del poeta

l’immagine del suo sepolcro in quel luogo naturale tanto bello

la confessione del suo amore per Laura e il lamento di un amore che non risparmia l’anima del poeta dalle pene d’amore

il richiamo a quel luogo naturale nel quale la pioggia dei fiori sul bel corpo di lei raffigura il momento di un amore leggiadro e primaverile.

Sintesi della poesia: inizio, sviluppo e conclusione

La poesia inizia con la descrizione delle acque del fiume Sorga che sono, per l’appunto, “Chiare, fresche e dolci acque“. È un verso che incanta per la perfetta immagine visiva e per la musicalità dei suoni. Poi il Poeta prosegue indicando gli altri elementi del luogo: il gentil ramo, l’erba e i fiori, l’aria sacra e serena. La prima strofa finisce dicendo che essi devono dare ascolto alle ultime parole del poeta.


Nella seconda strofa il poeta, sentendosi vicino alla morte, dice di sperare che il suo corpo venga seppellito proprio in quel luogo, perché sapendo ciò la morte gli sarà meno crudele nel momento del trapasso dalla vita alla morte.

Nella terza strofa immagina che un giorno Laura ritorni in quel posto e vedendo il sepolcro del poeta e persa da pietà si rivolga ed ottenga da Dio il perdono dei peccati del poeta, piangendo e asciugandosi gli occhi con il bel velo.

Nella quarta strofa il poeta rievoca il giorno in cui la vide in quel luogo: una pioggia di fiori scendeva sul suo bel corpo e lei si sedeva con grande umiltà in tanta magnificenza. I petali cadevano intorno a lei e sembravano dire: “Qui regna Amore”.

Nella quinta strofa il poeta dice che dinanzi a quella visione, la vista di quel quadro perfetto di bellezza e d’amore, il poeta dimenticò ogni cosa e credette di stare in paradiso, così che da allora in poi non trova pace in nessuno altro luogo.

Nel commiato il poeta si rivolge alla canzone dicendogli che se avesse la giusta bellezza potrebbe andare tra la gente e far conoscere l’amore del poeta per Laura.

Il messaggio

Il messaggio della poesia è certamente il travaglio interiore che tormenta l’anima del poeta. Un travaglio amoroso che lo trascina nella memoria del luogo dove vedeva Laura e lo trascina nel sogno della sua morte e nella visione di Laura che ritorna in quel luogo a chiedere il perdono dei suoi peccati.

La poesia esprime un messaggio ambivalente e ambiguo: da un lato lancia un messaggio di pace e un messaggio di bellezza formale, dall’altro lato lancia il messaggio di un amore platonico, ma lontano nel tempo e nello spazio. E proprio da questo contrasto nasce il travaglio passionale e quindi come scrivono Salinari e Ricci a pagina 500 il messaggio della poesia esprime: “quell’assorto monologo interiore in cui la realtà (l’urgere della passione, o il bruciore del pentimento o il drammatico dissidio interiore) è sempre filtrata attraverso la memoria e tenuta ferma a distanza dal vigile controllo della ragione“.

La tesi

La tesi della poesia è l’annuncio drammatico che l’Amore, qualsiasi forma esso prenda e qualsiasi sia la forza propulsiva che esso scateni, è sempre un sentimento che rende la vita attiva e degna di essere vissuta. Come insegnano la varietà dei casi umani l’amore conciliativo può unire o rendere felice una coppia di uomo e donna, oppure un amore conflittuale può disunire o rendere infelice un’altra coppia. L’amore può ridursi o al semplice sesso o alla sola corrispondenza spirituale, come nel caso tra Abelardo ed Eloisa, ma in ogni caso esso scatena forze istintive e passionali, mentali e affettive che investono totalmente la natura fondamentale e costitutiva della razza umana. Esso fa parte degli elementi naturali che determinano l’azione degli uomini, i quali pur gettati in questa valle di lacrime, ogni giorno vivono e lottano per sopravvivere e l’amore contribuisce a dare un senso alla loro esistenza e a dare una forza eccezionale a tramutare il mal d’esistere in un sogno fantastico e liberatorio.Ora nel caso del Petrarca è evidente che il suo amore per Laura costituiva il solo modo di mitigare la sua irrequieta ed errante vita e a colmare il suo vuoto esistenziale e quindi era il modo più sentito per superare la sua angoscia esistenziale.Dunque come l’amore umano, pur con le sue carenze contraddizioni, ha la propria dignità, così la vita terrena, pur con le sue carenze e contraddizioni, ha una sua dignità, non minore dell’altra celeste promessa.

Fatti, personaggi, luoghi e tempo

Il fatto principale della poesia è l’amore del poeta per Laura; ma è un amore vissuto tra sogno e realtà, tra passione ed immaginazione, tra sacro e profano, tra platonismo e cristianesimo.

I personaggi della poesia sono il poeta e Laura; il poeta sognante e Laura bellissima ed umile in tanta bellezza. Il luogo è la campagna incantata vicino il fiume Sorga; le chiare e fresche acque, l’erba, i fiori sono l’ambiente naturale che il poeta scambia con il regno di Amore.

Il tempo della poesia è un tempo stilizzato, immobile e statico che fa da sfondo alla bellezza pura di Laura. Le strofe alternano richiami al passato (tema della memoria) e proiezioni nel futuro (tema della morte). Al presente si riferiscono soltanto alcuni momenti della seconda strofa, la fine della quinta e il congedo.

Analisi della forma

Il genere della poesia è lirico, secondo la tradizione inaugurata in Italia dalla Scuola siciliana. Esprime infatti situazioni e sentimenti soggettivi. Nell’ambito della tradizione lirica, la canzone è insieme al sonetto la forma metrica più utilizzata.

Questa canzone è composta da 5 strofe di 13 versi ciascuna e un commiato di tre versi.

Ogni strofa è composta di 9 settenari e 4 endecasillabi disposti nel terzo verso, nel sesto, nell’undicesimo e nel tredicesimo verso. La rima segue il seguente schema:
a, b, C, a, b, C, c, d, e, e, D, f, F. Il commiato ha la forma G, h, H.

Raffaele Amaturo così scrive: “Canzone caratterizzata dalla prevalenza dei settenari sugli endecasillabi in modo da ottenere un effetto di tenuità e di scorrevolezza: gli endecasillabi situati strategicamente alla fine di ogni periodo ritmico esprimono tuttavia solitamente una nota più grave e ristabiliscono l’equilibrio musicale“.

Le figure retoriche

Le figure retoriche della poesia sono: la sinalefedialefe dolci acque; l’enjambement la gonna/ leggiadrail meschino/ corpo; l’anafora, l’inversione, la dittologia sinonimica e le clausole strofiche a distico e una perifrasi (V29).