Perché taccia il rumor di mia catena Parafrasi

Perché taccia il rumor di mia catena Parafrasi

-ugo foscolo-


PARAFRASI

affinché taccia il rumore della mia catena
(fatta) di lacrime, di speranza e di amore vivo,
e di silenzio; perché mi colpisce pietà(intesa qui come, credo, passione dolorosa)
se con lei parlo, o di lei penso e scrivo.
tu solo mi ascolti,o fiume solitario,
dove ogni notte l’amore mi porta con sè,
qui confido il pianto e racconto le mie disgrazie,
qui sfogo tutta la pienezza del mio dolore.
e racconto come i grandi occhi ridenti
bruciarono di un raggio immortale il mio cuore,
così come la bocca rosea, e i rilucenti
profumati capelli ed il candore
delle divine membra(il corpo),e la cara voce(potrebbe anche essere “parole”)
mi insegnarono infine a piangere(cioè addolorarsi, provare sentimento) per amore.-
dunque, la prima strofa….Foscolo identifica la sua pena d’amore con la metafora della catena, che sta appunto ad indicare il peso, il fardello dell’amore, e spiega che lui prova pena se anche solo pensa alla sua amata. Dunque, il problema sta in quel “perché” iniziale, che dovrebbe stare appunto per “affinchè”.la logica mi dice che lui affida le sue sofferenze e i suoi pensieri al fiume, affinché la sua catena taccia, diventi più lieve, visto che non può recarsi sollievo con le parole.