PASCOLI NOVEMBRE ANALISI DEL TESTO 

PASCOLI NOVEMBRE ANALISI DEL TESTO

PASCOLI NOVEMBRE ANALISI DEL TESTO


La descrizione naturalistica sfuma nel simbolo: simbolo di morte.

Fin dall’inizio vi è una descrizione primaverile, ma questo paesaggio è solo illusorio (v:4).Non si sente realmente il profumo del biancospino.Ciò significa che  il reale non è quello che appare, ma è qualcosa di sfuggevole, illusorio, misterioso.Ciò che a noi sembra primavera, non  è percepito dai sensi, ma dall’immaginazione. “senti nel cuore” è il “fingo” leopardiano.

La poesia di Pascoli è evocativa, non descrittiva. Il poeta, cioè, non si ferma al dato fisico, MA VA AL DI LA’  ( e questo lo collega al decadentismo).

Dopo la prima illusione , si passa ad uno stacco fortissimo con il “ma”, che indica come la realtà sia diversa dall’immaginazione.

Intorno c’è silenzio , ma ci sono due rumori (le ventate e il cader delle foglie) , che simboleggiano la MORTE.

(estate/ fredda= ossimoro)

TECNICHE:    

  1. il ritmo è spezzato dalla punteggiatura (“Solo, alle ventate”; “Silenzio, intorno”), dalla virgola prima della congiunzione “e”(v.7); e dagli enjambement( vv.1-2; 7-8; 11-12);
  2. assenza del verbo (= sintassi nominale);
  3. chiasmo al verso 1 che permette di evidenziare due aggettivi: “gemmea/ chiaro”;
  4. allitterazioni (“secco-stecchite”; “vuoto-cavo”;”foglie-cader-fragile”)che testimoniano l’attenzione di Pascoli per i suoni;
  5. sinestesia : “odorino amaro” ( che è anche allitterazione), non è un sentire olfattivo.

Con queste tecniche Pascoli crea una realtà ambigua, illusoria, perché  la realtà cela sempre la presenza della morte.