Pascoli La concezione della donna

Pascoli La concezione della donna

La figura femminile in Pascoli oscilla fra l’affetto familiare (la madre, le sorelle)


-Pascoli in tutta la sua produzione, rifiuta il tema della donna e dell’amore e lo contempla e lo spia a distanza. Infatti, egli percepisce l’amore come violenza, peccato, rischio di corruzione e morte. Da qui l’oscillazione tra la figura femminile familiare (la madre e le sorelle) e la donna come sensualità che distrugge (Rachele in Digitale Purpurea). La ragione di questo voto alla “non-vita”si può individuare nella sua visione della madre come unico emblema di femminilità.
Al contrario, D’Annunzio , diffonde in Italia il prototipo decadente della donna fatale e un modello erotico conforme alla lussuria; la donne per D’Annunzio è dunque corpo, sessualità e desiderio inesausto che mette a rischio ed ostacola la realizzazione della volontà di potenza dell’uomo. Invece, Baudelaire distrugge l’idealizzazione romantica della donna, creando una serie di immagini che avranno larga fortuna: la prostituta, la ballerina, la fanciulla esotica, la donna-vampiro, la donna-cadavere. Baudelaire, riduce così la donna ad un oggetto, ma allo stesso tempo a idolo prezioso, con la sua scissione nel doppio ruolo della madre buona e dell’amante perversa


Donna e eros

Le donne e l’amore, in Pascoli, sono sempre spiati o guardati da una certa distanza: ilpoeta vi allude in modo ambiguo, morboso, indefinito.La figura femminile oscilla fra l’affetto familiare (la madre, le sorelle) e un’incapacità divivere serenamente il rapporto con la sessualità: Pascoli è un poeta/uomo che restafanciullo, imprigionato in un’infanzia in cui l’erotismo non riesce ad esplicitarsi se nonappunto in maniera ambigua e distorta.In D’Annunzio la donna è sempre al centro: è la femme-fatale carica di erotismo,seducente e misteriosa. E’ spesso la nemica che impedisce all’eroe di elevarsi asuperuomo, incatenandolo a sé con l’eros e la passione sfrenata.