PARAFRASI SUL MURO GRAFITO

PARAFRASI SUL MURO GRAFITO

di eugenio montale


Sul muro grafito
che adombra i sedili rari
l’arco del cielo appare
finito.
Chi si ricorda più del fuoco ch’arse
impetuoso
nelle vene del mondo; in un riposo
freddo le forme, opache, sono sparse.

Rivedrò domani le banchine
se la muaraglia e l’usata strada
nel futuro che s’apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.


PARAFRASI

Sul muro pieno di scritte (grafito può voler dire inciso, o scolpito, quindi questa interpretazione prendila con beneficio d’inventario), che sembra nascondere con la sua ombra le rare panchine, il cielo pare curvarsi, non più infinito. Chi si ricorda ora del solleone che scaldava le vene del mondo col suo fuoco dirompente? Ora quelle forme riposano fredde (perché la sera il sole se n’è andato), sembrano sparse qua e là. Domani rivedrò quelle panchine, domattina, tra la muraglia e la solita strada: e sembreranno barche ancorate in un porto

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