PARAFRASI PROEMIO LA GERUSALEMME LIBERATA

PARAFRASI PROEMIO LA GERUSALEMME LIBERATA

PARAFRASI PROEMIO LA GERUSALEMME LIBERATA


Racconto la storia della prima crociata e del suo capitano (Goffredo di Buglione) che liberò il grande sepolcro di Cristo. Fece molte gesta, con l’ intelligenza e con la mano, molto soffrì nella conquista; invano il male gli si oppose, inutilmente il popolo misto di Asia e Libia (Africa) si armò. Il cielo di diede favore e sotto i segni  santi (la croce) ricondusse i suoi compagni erranti. O musa, tu che non circondi la fronte (dei poeti) sul monte Elicona con allori caduchi, ma su nel cielo in mezzo ai cori dei beati, hai una corona di stelle d’oro immortali. Tu ispiri nel mio cuore celesti sentimenti, tu rischiari il mio canto, e tu perdonami se intreccio invenzioni poetiche con la verità dei fatti e se adorno, in parte, la scrittura con altri diletti che con i tuoi. Tu musa sai che il mondo (uomini) corrono là dove la poesia piacevole versa voce in maggior quantità nelle dolcezze. E sai anche che la verità arricchita da versi piacevoli è riuscita a persuadere anche i più schivi, affascinandoli. Così come noi adulti porgiamo al fanciullo malato gli orli del bicchiere cosparsi di dolce liquido (miele) intanto egli beve succhi amari e dall’ inganno che subisce riceve la vita. Tu Alfonso dall’ animo grande, che togli dalla violenza me vagabondo che sono agitato tra le onde e gli scogli, accogli queste mie carte che porto a te consacrate. Forse un giorno accadrà che la mia penna profetica osi scrivere di te quello che adesso accenno soltanto. E’ davvero giusto che il popolo cristiano conceda a te il supremo comando in terra o in mare se avverrà mai che i cristiani facciano la pace al loro interno e cerchino di riprendersi il grande bottino, conquistato ingiustamente, dal  crudele musulmano. Imitatore di Goffredo intanto ascolta la mia poesia e preparati a combattere.


PARAFRASI PROEMIO LA GERUSALEMME LIBERATA

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