PARAFRASI LA GOLA E ‘L SOMNO ET L’OTIOSE PIUME PETRARCA

PARAFRASI LA GOLA E ‘L SOMNO ET L’OTIOSE PIUME PETRARCA


-TESTO-

La gola e ’l sonno e l’oziose piume
hanno del mondo ogni vertù sbandita,
ond’è dal corso suo quasi smarrita
nostra natura vinta dal costume; 
et è sì spento ogni benigno lume
del ciel, per cui s’informa umana vita,
che per cosa mirabile s’addita
che vòl far d’Elicona nascer fiume.

Qual vaghezza di lauro? qual di mirto?
– Povera e nuda vai, Filosofia –
dice la turba al vil guadagno intesa. 
Pochi compagni avrai per l’altra via;
tanto ti prego più, gentile spirto,

non lassar la magnanima tua impresa.


PARAFRASI

La golosità, la pigrizia e le comodità dell’ozio hanno messo al bando ogni virtù che c’è nel mondo, per cui la nostra natura, vinta dalla moda comune, ha quasi smarrito la sua retta via ed è ormai così spenta ogni bontà, che dà forma alla vita, che colui che si dedica alla poesia [far nascere un fiume dal monte Elicona, monte della Beozia sacro ad Apollo e alle Muse] è additato come una persona strana. Chi desidera ancora l’alloro? chi il mirto? [ovvero la gloria poetica] La filosofia va in giro povera e nuda, [ovvero la filosofia non aiuta ad arricchirsi], dice il popolo vilmente intento solo a guadagnare. Avrai pochi compagni se segui l’altra via [quella della virtù e del sapere]: quindi ti prego ancor di più, o uomo gentile, di non abbandonare la tua generosa impresa [l’opera storica “De viris illustribus”].


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