Parafrasi Gli occhi di ch’io parlai sí caldamente
[ 292 : Gli occhi di ch’ io parlai sí caldamente ]
PARAFRASI
Gli occhi di Laura, dei quali io parlai nei miei versi in maniera così piena d’amore, e le sue braccia, le sue mani, i suoi piedi, il suo volto, cose che mi avevano separato da me stesso, rendendomi come alienato, e che mi avevano fatto cercare la solitudine, ora sono ridotte a polvere, incapace di sentire. Stessa sorte è toccata ai suoi ondulati capelli d’oro fino e al suo luminoso sorriso angelico: con essi ella riproduceva qui in terra la gioia paradisiaca. E nonostante la gravità di questa perdita io continuo a vivere, cosa che mi genera dolore e rabbia; sono rimasto in balia di una sorte avversa e mi sento come una nave alla deriva, ormai priva di alberi e vele, senza la guida luminosa che ho tanto amato. Voglio perciò porre fine alla composizione delle mie poesie d’amore: non ho più ispirazione, il mio canto poetico è trasformato in pianto.
DI FRANCESCO PETRARCA