PARAFRASI Ecco mormorar l’onde TORQUATO TASSO

PARAFRASI Ecco mormorar l’onde TORQUATO TASSO


Ecco che le onde mormorano

Ecco che le onde mormorano1
e che le foglie degli alberi e gli arbusti2
tremolano3 all’aria del mattino,
ecco che sui rami verdi i begli uccelli
cantano dolcemente
e che l’oriente4 ride:
ecco che già appare l’alba5
e si riflette nel mare,
e rasserena il cielo,
e le campagne sono imperlate6 dalla fresca rugiada,
e la luce dell’alba rende dorate le cime dei monti.
O bella e graziosa aurora7,
la brezza8 è tua messaggera, e tu lo sei dell’aura9
che ristora ogni cuore assetato.


PARAFRASI

Ecco mormorare le acque e tremare i ramoscelli
e gli alberelli alla brezza mattutina
e cantare soavemente i leggiadri uccelli
sui verdi rami e risplendere il cielo
ad oriente.
Ecco che ormai appare l’alba e si specchia
nel mare e rasserena il cielo, e la
delicata rugiada rende perlate le campagne
e colora d’oro gli alti monti.
O bella e dolce Aurora, la brezza è tua
messaggera, e tu lo sei della brezza che
conforta ogni cuore arido.


1-Parlare piano, sussurrare; fare un rumore leggero e continuo.
2-Pianta di legno meno alta di un albero.
3-Tremano leggermente.
4-L’Est, dove sorge il sole.
5-Il sorgere del sole.
6-Bagnate di gocce a forma di perla.
7-Alba, sorgere del sole.
8-Vento lieve.
9-Aura vuol dire aria, brezza, ma qui c’è anche un gioco di parole tra l’aura e Laura, una giovane donna che qui riceve l’omaggio di Tasso. Notate anche, negli ultimi versi, l’assonanza* tra aura, aurora e ristaura.


NOTE

Questo madrigale fa parte delle Rime. Esso venne musicato da Claudio Monteverdi1 e in esso la donna viene paragonata all’aurora, che fa la sua luminosa comparsa salutata dai suoni della natura.

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