PARAFRASI DELLA POESIA ACQUERELLO DI ADA NEGRI

PARAFRASI DELLA POESIA ACQUERELLO DI ADA NEGRI


TESTO

Gioca una schiera
di bambini sul prato. È mite il giorno.
Piena di luce e di carezze, intorno
aleggia primavera.

Ridono i cieli
e l’erbe nuove; senza fronde, pura,
biancheggia la virginea fioritura
dei mandorli e dei meli.

Alle finestre
schiuse a la gioia de l’aria e del sole,
portano i venti olezzi di viole,
di timo e di ginestre.

Svolan canore
le rondini, che amor tutte conduce;
salutano coi freschi inni la luce,
il nido, il bimbo, il fiore.

E sono belli
i bimbi, e v’è fra lor la mia piccina
che, incerta ancor del passo, una manina
tende ai più grandicelli:

timidamente
coglie primule d’oro, e poi pispiglia;
e le brilla d’ingenua meraviglia
il bruno occhio ridente.


PARAFRASI DISCORSIVA

La poesia di Ada Negri descrive una scena primaverile piena di vita e di allegria. Un gruppo di bambini gioca su un prato, mentre intorno a loro si svolge la primavera. La giornata è mite e luminosa e l’aria è piena di carezze. La poesia celebra la bellezza della primavera, rappresentata dalla bianca fioritura dei mandorli e dei meli, senza foglie ma pura.

L’aria è piena di profumi di viole, timo e ginestre portati dai venti alle finestre aperte. La scena è arricchita dalla presenza di rondini che volano canticchiando, salutando con i loro freschi inni la luce, i nidi, i bambini e i fiori.

La poetessa descrive anche la bellezza dei bambini, tra cui la sua piccola figlia, che è ancora incerta nei passi ma che gioca timidamente con i più grandi. La bambina raccoglie primule d’oro e si meraviglia con gli occhi brillanti di innocente meraviglia.

In sintesi, la poesia di Ada Negri celebra l’arrivo della primavera e la bellezza della natura che si risveglia dopo l’inverno, attraverso la descrizione di una scena gioiosa di gioco infantile sulla quale si stagliano gli elementi naturali della stagione.

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