Parafrasi dell’ ora di Barga di Giovanni Pascoli

Parafrasi dell’ora di Barga di Giovanni Pascoli


Nel mio angolo aperto, dove non sento
altro che frusciar le cime delle spighe di grano,
il suono delle ore si capisce con il vento
dal paese di borgo mentano(è il paese di barga che non si vededa Castelvecchio, ma è su una collina lontana)
il suono ke è uguale che tranquillo e dolce cade
come una voce che persuade.
Tu dici(alla campagna di Barga ke sembra parlare), è l’ora; tu dici, è tardi
voce che cade tranquilla dal cielo
Ma lasci che guardi ancora
l’albero, il ragno, l’ape, lo stelo
cose che ci sono da molti secoli e anni
o un ora e le nubi che si muovono.
Lasciami rimanere qui immoto
tratanto moto d’ale e di fronde
e udire il gallo che da tanto potere
chiama e un’altro risponde
e, dove il pensiero è rivolto altrove
i gridi di cincia che litiga.

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