parafrasi del testo epico Glauco e Diomede del VI Libro dell’iliade

parafrasi del testo epico Glauco e Diomede del VI Libro dell’iliade

parafrasi del testo epico Glauco e Diomede del VI Libro dell’iliade


Glauco, figlio di Ippoloco, ed il figlio di Tideo s’incontrarono in mezzo ai due eserciti, impazienti di darsi battaglia. Quando poi furono a fronte, venutisi incontro, all’ altro diceva per primo Diomede possente nel grido dì guerra: «Chi sei tu, guerriero arditissimo, fra gli uomini mortali? Poiché mai t’ho veduto nella battaglia gloriosa per il passato; ma ora precedi tutti di molto con il tuo coraggio, hai atteso a piè fermo la mia lunga lancia: disgraziati coloro i cui figli alla mia furia offrono il petto! Se invece uno degli immortali sei qui disceso dal cielo, io con gli dei celesti non ingaggerei davvero battaglia! poiché nemmeno il figlio di Driante, il forte Licurgo, sopravvisse a lungo, lui che si mise a competere con gli dei celesti; lui che un giorno le nutrici del folleggiante Dioniso insegni per le pendici del bel monte di Nisa; quelle tutte insieme a terra gettarono i tirsi, tormentate col pungolo da Licurgo massacratore; spaventato Dioniso si tuffò tra le onde del mare, e 1′ accolse Teti nel fondo impaurito: lo prendeva un forte tremore alle grida dell’uomo.

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