OPERE DI DANTE

OPERE DI DANTE

-OPERE DI DANTE ALIGHIERI-


RIME

Datazione: la composizione delle Rime occupa l’intero arco dell’attività poetica dell’autore; la loro pubblicazione fu postuma perché esse non confluirono né nella Vita Nova, né nel Convivio. Struttura: gli editori successivi hanno ordinato le liriche per tematiche Genere: raccolta poetica Lingua: volgare Modelli: Guittone d’Arezzo, Cavalcanti, Guinizzelli, poesia comico-realistica Soggetto: liriche giovanili; liriche aderenti allo Stil Novo (temi d’amore e di amicizia); nove rime (lode della donna); sonetti della Tenzone con Forese Donati (temi comici, insulto e presa in giro); canzoni dottrinali (nobiltà d’animo come unica forma vera di nobiltà); rime petrose (amore per una donna inaccessibile e crudele, stile aspro), rime dell’esilio (temi morali)


VITA NOVA

Datazione: 1293-1295 Struttura: 42 capitoli contenenti 31 testi poetici (25 sonetti, 3 canzoni, una ballata). Genere: prosimetro Lingua: volgare Modelli: Cicerone (De Amicitia), Agostino (Confessiones), Boezio (De consolazione philosophiae) Soggetto: la storia dell’amore dell’autore per Beatrice Portinari, morta nel 1290; la vicenda è raccontata come un’autobiografia ideale, umana e letteraria. Temi: amore secondo il modello dello Stil novo: personificazione dei sentimenti come Cavalcanti, motivi guinizelliani del saluto che dona salvezza e della nobiltà d’animo; accentuarsi del motivo religioso-spirituale Struttura: I parte (effetti che l’amore produce sull’amante-Amor Cortese); II parte (lode della donna-Amore fine a se stesso); III parte (la morte di Beatrice-Amore mistico)


DE VULGARI ELOQUENTIA

Datazione: 1303-1305 Struttura: l’opera prevedeva quattro libri, ma è interrotta al capitolo XIV del secondo libro. Genere: trattato in prosa di argomento linguistico Lingua: latino (poiché è destinata ai dotti) Finalità: definizione del volgare illustre, cioè di una lingua comune utilizzabile come lingua letteraria in luogo del latino; risvolto politico del trattato (necessità di un potere centrale che, in alleanza con il ceto intellettuale, imponga la lingua comune) Temi: elaborazione di una teoria linguistica; evoluzione comune a tutte le lingue; parentela tra le lingue romanze sulla base dell’analogia; per lui però il latino non è la lingua comune alle lingue romanze ma una grammatica, cioè una lingua dotta artificiale creata in un secondo momento; distinzione tra lingua materna, appresa in materia spontanea da bambini (come il volgare) e la lingua secondaria, come il latino; per D. il volgare illustre deve essere cardinale, regale e curiale: cardinale perché attorno ad esso devono ruotare gli altri volgari, regale perché degno di essere utilizzato in un palazzo regale, curiale perché degno della curia (cioè la corte); inoltre il volgare illustre è la lingua adatta allo stile alto e sublime e ad argomenti morali, amorosi ed epico-guerreschi; infine D. rintraccia le principali lingue parlate in Europa in quel periodo: la lingua d’oc nel sud della Francia, la lingua d’oil nel nord della Francia, la lingua del sì in Italia.


IL CONVIVIO

Datazione: 1304-1308 Struttura: un trattato introduttivo e tre di commento ad altrettante canzoni; Il progetto originario prevedeva 15 trattati (la causa dell’interruzione è dovuta alla scrittura della Commedia), quindi l’opera è incompiuta Genere: trattato sotto forma di prosimetro (alternanza di prosa e versi) Lingua: volgare (scelta innovativa) Finalità: l’opera si pone come un ideale banchetto di sapere destinato a quanti desiderano conoscere, oltre la ristretta cerchia degli intellettuali; è una sorta di enciclopedia del sapere medievale
Canzoni: Voi che ‘ntendendo il terzo ciel movete= la donna gentile è identificata con la Filosofia Amor che ne la mente mi ragiona = elogio della Sapienza Le dolci rime d’amor= esaltazione di gentilezza e nobiltà come virtù morali
EPISTOLE

Datazione: 1314-1317 Struttura: 13 lettere Genere: epistolografia Lingua: latino Temi: vari (politica e questioni letterarie); molto importante è l’Epistola a Cangrande della Scala, nella quale fornisce importanti indicazioni di lettura della Commedia


DE MONARCHIA

Datazione: epoca della composizione è incerta, sicuramente è l’ultima opera di Dante Struttura: tre libri Genere: trattato politico in prosa Lingua: latino (dato che l’opera è rivolta al pubblico internazionale delle classi dirigenti e dei dotti) Finalità: analizzare l’istituzione imperiale, dimostrando la legittimità del suo potere, l’importanza del suo ruolo, l’indipendenza dalla Chiesa; Dante spera nell’autonomia e nella divisione delle sfere d’influenza del potere papale e del potere imperiale (teoria dei “due Soli”) Temi: I libro: dominio dell’unica volontà del monarca come condizione indispensabile per assicurare giustizia e libertà agli uomini II libro: dimostrazione della natura provvidenziale dell’Impero romano III libro: affermazione della reciproca autonomia delle istituzioni dell’Impero Romano e del Papato, entrambe volute da Dio affinché l’uomo ottenga due diversi fini, la felicità terrena (Imperatore) e la beatitudine eterna (Papa)

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