OMERO ILIADE V vv 370-430

OMERO ILIADE V vv 370-430

OMERO ILIADE V vv 370-430


  1. Ma ella cadde ai ginocchi di Dione, Afrodite,
  2. della madre; e questa strinse la figlia sua,
  3. la carezzò con la mano, le disse parole, parlò così:
  4. «Chi t’ha fatto questo, creatura mia, fra i celesti,
  5. a torto, quasi che tu avessi fatto del male alla vista di tutti?»
  6. E le rispose Afrodite, che ama il sorriso:
  7. «Il figlio di Tideo mi colpì, il violento Diomede,
  8. perché fuor dalla mischia portavo in salvo il mio figlio
  9. Enea, che piú di tutto quanto m’è caro.
  10. Ormai la mischia orrenda non è fra Teucri e Achei.
  11. I Danai fanno guerra anche con gl’immortali ».
  12. Allora le rispose Dione, la dea luminosa:
  13. «Creatura mia, sopporta, subisci, per quanto afflitta.
  14. Molti dovemmo soffrire, quanti abbiam sede in Olimpo,
  15. tristi mali l’un l’altro infliggendo, a cagione degli uomini.

(…)

  1. Ora Atena ha spinto colui contro di te, la dea occhio azzurro:
  2. stolto! non sa questo in cuore il figlio di Tideo,
  3. che non può vivere a lungo chi contro i numi combatte,
  4. né babbo lo chiamano i figli, stringendosi ai suoi ginocchi,
  5. quando vien dalla pugna, dalla mischia selvaggia.

(…)

  1. Disse, e deterse l’ ícore dal polso con ambe le mani;
  2. E il polso guarí, si lenirono i gravi dolori.
  3. Ma Atena ed Era che la guardavano
  4. vollero provocare Zeus Cronide con detti pungenti:
  5. dunque si mise a parlare fra loro la dea Atena occhio azzurro:
  6. « Padre Zeus, t’adirerai con me, se dico una cosa?
  7. Certo Ciprigna ha spinto qualcuna delle Achee
  8. a seguire i Troiani, ch’ella ama tanto adesso.
  9. E carezzando una delle Achee pepli leggiadri,
  10. contro una spilla d’oro la tenera mano ha graffiato ».
  11. Disse cosí, e il padre dei numi e degli uomini rise,
  12. e chiamò la dorata Afrodite, e le disse:
  13. «Creatura mia, non a te furono date le cose di guerra.
  14. Ma tu séguita l’opere amabili delle nozze;
  15. Ares ardente e Atena provvederanno a questo».