Omero Iliade Lite tra Achille e Agamennone

Omero Iliade Lite tra Achille e Agamennone


Ora andrò a Ftia, poiché certo è molto meglio andare in patria con le navi ricurve, né intendo raccogliere per te beni e ricchezze restando qui privo di onore». Lo ricambiò allora il sire d’eroi Agamennone: «Scappa senz’ altro, se a te l’animo è spinto a ciò, né io certo ti prego di restare per me; sono a mia disposizione anche altri che mi renderanno onore, e soprattutto il saggio Zeus.

Fra i re di stirpe divina tu mi sei il più odioso: sempre ti è cara la contesa, e guerre e battaglie: se sei molto forte, un dio in certo modo a te diede ciò: andandotene a casa con le tue navi e con i tuoi compagni regna sui Mirmidoni; io di te non mi curo, né mi preoccupo di te adirato; anzi ti minaccerò così: poiché Febo Apollo mi toglie Criseide, io la manderò con la mia nave e i miei compagni, ma condurrò con me Briseide dalla guancia graziosa andando io stesso alla tua tenda, condurrò via Briseide, il tuo dono, affinchè tu sappia bene quanto sono più forte di te, e rifugga anche un altro dal parlare alla pari con me e dal levarmisi di fronte».

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