NATALE ANALISI POESIA
DI GIUSEPPE UNGARETTI
Parafrasi
Non ho voglia camminare in un intrico di strade (gomitolo di strade – nel groviglio delle vie cittadine affollate – il gomitolo di strade richiama alla mente il caos della trincea).
Sono molto stanco (quella che prova il poeta non è soltanto la stanchezza del soldato tornato dal fronte ma è soprattutto la fatica di vivere dopo l’esperienza sconvolgente della guerra).
Voglio essere lasciato solo così come un oggetto (una cosa – inanimato, senza più coscienza di esistere, il poeta desidera perdere, almeno temporaneamente, la coscienza del dolore) dimenticato in un angolo (l’immagine della “cosa posata e dimenticata” è riconducibile ai compagni massacrati e abbandonati sui campi di battaglia).
Qui (è in contrapposizione con il là della prima linea)non si sente altro che il caldo amico/consolatore (buono – “il caldo buono” l’utilizzo di questo aggettivo serve a contrapporre il caldo rassicurante e confortevole del focolare al freddo crudele e nemico delle trincee).
Rimango vicino al calore del camino con le quattro giravolte (capriole) fatte dal fumo (osservare i giochi della fiamma nel camino può finalmente essere occasione di un attimo di pace preziosa).