NAPOLEONE 1799-1814

NAPOLEONE 1799-1814


1° Fase (1799-1814)

Dopo il colpo di stato del 18 Brumaio, il potere passa ai consoli e Napoleone è il più importante perché ha la carica di primo console. Nel 1799 viene emanata una nuova Costituzione, che legittima il potere di Napoleone, anche se è affiancato da tre consigli eletti con il sistema per gradi, quindi chi veniva eletto poteva essere scelto solo tra una élite ristretta.

Napoleone vuole dare alla Francia un nuovo ruolo in Europa, dopo averla offuscata con delle sconfitte militari. Era ancora attiva la II Coalizione contro Napoleone, ma all’interno di essa iniziano a nascere delle incomprensioni, lo zar Paolo I decide di uscire dalla Coalizione e abbandonare la guerra perché i russi non avevano ricevuto dagli inglesi l’isola di Malta, conquistata da questi ultimi dopo la vittoria ad Abu-Quir.

Napoleone riprende l’iniziativa militare con la 2° Campagna d’Italia; il grande esercito guidato in parte da lui e in parte da Moreau arriva nella penisola e sconfigge definitivamente gli Austriaci nella Battaglia di Marengo. Napoleone riacquista in Italia grande influenza e nel 1801 viene siglata con l’Austria la Pace di Luneville, che prevedeva la cessione di alcune terre alla Francia e la rinascita di alcune repubbliche filo-francesi; la più importante era la repubblica cisalpina, che acquista anche quasi tutto il Piemonte, tolto ai Savoia, e parte del Veneto; inoltre all’Austria viene tolta Venezia.

Nel 1802 viene firmato il Trattato di Amiens, che pone fine alla guerra con la Gran Bretagna; questo trattato non segue una sconfitta inglese, ma viene siglato perché gli inglesi erano rimasti gli unici avversari della Francia. Vengono stabilite due aree di influenza: l’Europa continentale per la Francia e i mari per la Gran Bretagna.

Napoleone si riprende dal punto di vista militare e vuole dare un segnale forte anche in politica, dopo al fine della guerra e le paci siglate vuole un maggior potere politico: nel 1802 diventa console a vita e entra in vigore una vuova Costituzione, in cui i tre consigli creati nel ’99 perdono potere e il Parlamento è eletto con un suffragio ristretto. Napoleone usa lo strumento plebiscitario per ottenere il consenso a queste decisioni, con suffragio universale maschile; le alternative erano solo si/no, quindi era molto facile piegare l’elettorato.

Per rafforzare il suo potere crea anche un forte apparato burocratico, espressione dell’esigenza di razionalizzare lo stato e centralizzare il potere. Crea la nuova figura del prefetto, un altro rappresentante del governo centrale a livello locale, simile agli intendenti.Si da grande importanza alle istituzioni, vengono creati licei e università soprattutto per una preparazione scientifico-tecnologica.

Dal punto di vista economico si era già usciti dall’inflazione ed era stata reintrodotta la moneta metallica; con Napoleone c’è una ripresa economica, la Banca Centrale alterna l’emissione di carta moneta e soldi di carta. Nel 1803 viene anche creata una nuova moneta, il Franco germinale.

Napoleone vuole arrivare a una più generale pacificazione in Francia ponendo fine ai contrasti e si afficina perciò alla Chiesa. Nel 1801 forma con il Papa Pio VII il Concordato, che pone fine allo scisma derivato dalla Costituzione Civile del Clero e al contrasto tra preti refrattari e costituzionali.

Il simbolo del rinnovamento e della riorganizzazione della Francia per affermare un potere personale è il Codice Civile redatto nel 1804, un codice giuridico che riunisce tutte le leggi. Viene riconosciuto il diritto di divorzio ma rimane la concezione della sottomissione della donna nella famiglia.

Nel Maggio 1804 Napoleone si fa incoronare Imperatore dal Papa Pio VII, dopo averlo chiesto al popolo con un plebiscito. L’atto di farsi incoronare dal Papa vuole indicare una sottomissione della Chiesa al potere imperiale; il territorio dello Stato Pontificio sono stati annessi alla Francia. Successivamente Napoleone si fa anche incoronare Re d’Italia con la Corona Ferrea nel Duomo di Milano, di cui fa completare la facciata con uno stile Neogotico (era incompleta perché nel ‘300 erano finiti i fondi).

La Gran Bretagna era preoccupata perché Napoleone stava creando nell’Europa continentale un sistema imperialistico. L’Imperialismo costituiva in una riorganizzazione dell’Italia e dell’Europa intera. In Italia vengono formati il Regno d’Italia e il Regno di Napoli, oltre ai territori annessi direttamente. Per quanto riguarda l’Europa, il Regno di Prussia non viene direttamente annesso, viene invaso ma mantiene la sua autonomia; i Regni di SpagnaItaliaNapoli e il Granducato di Varsavia diventano stati satellite; anche la Confederazione del Reno creata in Germania diventa uno stato satellite, ponendo così fine al Sacro Romnao Impero. L’amministrazione e il controllo di questi territori riorganizzati viene affidata a generali di fiducia o a parenti (nepotismo).

La guerra riprende velocemente, i rapporti con la Gran Bretagna si deteriorano a causa della questione Malta: Malta era passata dai francesi agli inglesi dopo la vittoria nella battaglia di Abu-Quir, poi nel Trattato di Amiens era stabilito che dovesse tornare ai legittimi proprietari, i Cavalieri di Malta, un ordine monastico e militare nato durante le Crociate. Tuttavia l’isola era troppo importante per la Gran Bretagna perché insieme a Sicilia e Sardegna le garantiva un completo controlo sul Mediterraneo. Malta quindi era rimasta alla Gran Bretagna e a causa della protesta francese i rapporti tra le due nazioni tornano tesi. Il conflitto aveva anche motivazioni economiche oltre che politico-militari perché a causa della potente flotta inglese la Francia non poteva avere un’area di influenza nel Mediterraneo e la possibilità di commerciare con le Americhe, come invece desiderava.

Si crea la III Coalizione, in cui la Gran Bretagna ha un ruolo fondamentale e usa il suo strumento più potente, la flotta; fanno parte della coalizione anche Austria e Russia. Napoleone mostra la sua abilità militare in due battaglie importanti che si sono svolte nel 1805. Nella Battaglia di Trafalgar gli inglesi vincono in una battaglia navale, ma Napoleone riesce a sconfiggere austriaci e russi nella Battaglia di Austerlitz. L’Austria è costretta a uscire dalla coalizione e a firmare la Pace di Presburgo, in cui cede nuovi territori a Napoleone e rinuncia ad alcuni territori tedeschi.

La Prussia non è intervenuta nonostante fosse nemica della Francia probabilmente perché la Francia le aveva offerto terre in cambio di neutralità. Tuttavia l’avvicinamento tra Prussia e Francia dura poco, la Prussia si unisce a Gran Bretagna e Russia per formare la IV Coalizione. Nel 1806 si svolgono le importanti Battaglie di Jena e Averstad in cui l’esercito prussiano, famoso per la sua preparazione bellica, viene sconfitto e la Prussia è costretta a uscire dalla coalizione. Napoleone si rivela quindi invincibile nelle battaglie terrestri, mentre la Gran Bretagna conserva il primato sui mari. Napoleone arriva fino a Berlino e la occupa.

Nel 1807 si combatte la Battaglia di Eylau tra francesi e russi; gli esiti sono incerti, non c’è un vincitore netto, quindi Napoleone e lo zar Alessandro I si incontrano su una zattera in mezzo al fiume Niemen e firmano un accordo. La Pace di Tilsit era simile alla Pace di Amiens, venivano stabilite due aree di influenza: l’Europa centro-occidentale per la Francia, l’Europa orientale per la Russia.

Contro la Francia rimane quindi solo la Gran Bretagna, che cerca di continuare il conflitto sul piano economico. Dopo la sconfitta dell IV Coalizione infatti intensifica il blocco marittimo nei confronti della Francia e dei suoi alleati: nessuna nave poteva entrare in un porto dei nemici sottoposto a blocco e la flotta inglese garantiva questo isolamento commerciale. Questo blocco quindi impedisce alla Francia, ai suoi alleati e anche ai paesi neutrali di commerciare con la Francia e i suoi alleati. Napoleone cerca di rispondere con un blocco continentale: la Francia e i paesi che controllava non potevano commerciare direttamente o indirettamente con la Gran Bretagna o paesi ad essa collegati. Tra i due blocchi il blocco marittimo inglese è più efficace, anche se entrambi danneggiano e ostacolano l’economia di tutti i paesi europei; l’Inghilterra infatti poteva contare sulla possibilità di commerciare con le colonie, mentre la Francia no.

Si cominciano a notare dei segnali di crisi, oltre al prevalere economico della Gran Bretagna grazie al blocco marittimo la falla è la Guerra spagnola. Napoleone voleva fare della Spagna un regno filo-francese e per questo depone il re Borbone e pone sul torno il fratello Giuseppe; tuttavia si scatenano delle rivolte, sostenute dalla Gran Bretagna, che Napoleone non riesce a sedare.

Nel 1809 Gran Bretagna e Austria formano la V Coalizione. Napoleone facilmente sconfigge l’Austria nella Battaglia di Wagram, combattuta su terra; l’Austria lascia la coalizione e Napoleone costringe l’Imperatore Federico II a dargli in sposa la figlia. Napoleone infatti voleva imparentarsi con gli Asburgo per consolidare il suo controllo sull’Europa continentale; divorzia quindi dalla moglie Giuseppina Beauharnais, con cui non era riuscito ad avere figli, e sposa la figlia dell’Imperatore Maria Luisa nel 1810. Nel 1811 nasce un figlio, insignito fin da piccolo del titolo di re di Roma.


2° Fase (1811-15)

Il 1811 è considerato l’apice dell’Impero napoleonico, infatti poi i segnali di crisi sono più consistenti e inizia la dissoluzione dell’Impero.

Nell’Impero si affermano nazionalismi contro la Francia e Napoleone; in concetto di nazione si afferma durante la rivoluzione francese e indica l’insieme di tutti coloro che hanno in comune la cultura, la storia, la lingua, le tradizioni e, concetto più rivoluzionario, gli ideali. Quando la Francia si espande si riconosce comune l’ideale di libertà degli stati, ma poi le nazioni si muovono per perseguire due obiettivi: l’indipendenza e l’unità, la creazione di uno stato-nazione. Napoleone ha fatto leva sui nazionalismi, in Italia si è presentato come il liberatore, ma solo per ottenere il consenso popolare iniziale. I nazionalismi poi si torcono contro Napoleone: dopo la Pace di Cmpoformio gli italiani sono delusi, in Spagna c’è una guerra per opporsi a Napoleone, in Prussia dopo l’occupazione francese c’è insofferenza perché sono colpiti nel campo militare e anche in Polonia ci sono proteste. Il tentativo di Napoleone di conquistare un ruolo egemonico con l’imperialismo ha deluso molti e ha portato inoltre a rivolte.

Il contrasto economico con la Gran Bretagna continua e produce danni sempre maggiori; la Russia, che come alleata della Francia doveva entrare a far parte del blocco continentale, si mostra insofferente e comincia a mettere in discussione la Pace di Tilsit; inoltre è preoccupata anche lei per l’estensione del potere di Napoleone e i rapporti si deteriorano.

Nel Giugno 1812 inizia la disastrosa Campagna di Russia, che aveva come obiettivo l’invasione della Russia stessa; infatti una volta sconfitto lo zar sarebbe stato possibile estendere l’Impero a Est e così il blocco continentale sarebbe stato completo e la fine della Gran Bretagna vicina.

L’esercito era concentrato tra Germania e Polonia ed era molto vasto, composto da 600-700 mila soldati. Infatti dal ’92 con Robespierre in tutti i territori controllati dalla Francia c’era la leva obbligatoria; nell’Anciene Regime invece era una scelta, una professione pagata, i nobili fornivano al re soldati mercenari invece di andare a combattere in prima persona. Dal ’92 invece la Francia quando si sente minacciata richiama alle armi tutti e grazie alla coscrizione obbligatoria si forma un esercito popolare, più interessato e aggressivo, anche se meno preparato di un esercito mercenario. La forza dell’esercito popolare derivava dal desiderio di difendere la patria, ma l’esercito di Napoleone era molto composito e non costituito per difendere la patria, bensì per conquistare un altro stato.

La Campagna inizia in Giugno perché sta per iniziare una stagione favorevole e Napoleone credeva di riuscire a portare a termine la conquista in pochi mesi, prima dell’arrivo dell’inverno. Napoleone supera il fiume Niemen e entra in Russia, cerca la battaglia in campo aperto perché aveva un esercito enorme e grandi capacità strategiche. Tuttavia l’esercito russo, guidato da Kutuzov, si ritira, ripiega distruggendo i campi e i villaggi lasciando terra bruciata; il cibo non s portava dietro, di solito lo si reperiva sul posto, quindi l’iniziativa russa ha reso la spedizione molto difficile.

Napoleone ha molte perdite, a Settembre arriva a Mosca, dove si svolge la prima battaglia alle porte della città perché i russi avevano delle perplessità a lasciare la capitale. La Battaglia di Borodino non ha un vincitore vero e proprio, ci sono perdite enormi da entrambe le parti ma Napoleone è danneggiato maggiormente. Con l’esercito decimato entra in una Mosca quasi deserta, credeva che lo zar avrebbe firmato una pace e gli avrebbe riconosciuto il dominio su quella parte di paese, ma non è così. Inoltre arrivano l’inverno, le epidemie, ci sono molti disertori e l’esercito si riduce a 100 mila uomini.

Napoleone decise di ordinare la ritirata perché non avrebbe potuto resistere di più; a questo punto i russi incalzano l’esercito francese alle spalle e lo sconfiggono nella Battaglia della Beresina del Novembre 1812. L’esercito francese è ridotto a 30 mila uomini.

Durante la Campagna di Russia la Gran Bretagna aveva sostenuto la Spagna nella sua guerra di liberazione, ottenendo numerose vittorie; la Spagna è stata liberata completamente e nel 1812 è stata redatta la Costituzione di Cadice, di stampo inglese.

Ben presto giunge in Europa la notizia della disfatta di Napoleone e Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia si alleano per formare la VI Coalizione. Napoleone torna a Parigi edeve mettere insieme un nuovo esercito per contrastare la nuova coalizione; si schiera in Germania ma viene sconfitto nella Battaglia di Lipsia del 1813 ed è costretto ad abdicare. Le truppe della coalizione entrano in Francia, Napoleone è costrettoa firmare la resa e accettare le condizioni della pace. Risiede nell’isola d’Elba con la famiglia, non in esilio ma come sovrano dell’isola.

Si apre nel 1814-15 il Congresso di Vienna, con il compito di rimettere a posto l’Europa, gli avversari di Napoleone tentano di azzerare ciò che aveva portato di nuovo la rivoluzione francese e di tornare all’Anciene Regime.

Nel 1815 Napoleone riesce a scappare dall’isola d’Elba e si fa prtare in Francia, dove nel frattempo era stato restaurato il re Luigi XVIII di Borbone, fratello maggiore di Luigi XVI. Il ritorno di Napoleone scatena l’entusiasmo popolare, Luigi XVIII fugge, le quattro grandi potenze riunite a Vienna (Austria, Prussia, Russia e Gran Bretagna) creano un nuovo esercito. Napoleone arriva in Francia sapendo che deve organizzare un esercito perché nonostante i suoi messaggi di pace non l’avrebbero accettato.

Il 18 Giugno 1815 viene combattuta in una piana vicino Bruxelles la Battaglia di Waterloo, lo scontro conclusivo. Per avere qualche speranza di vittoria Napoeone aveva deciso di affrontare separatamente gli eserciti inglesi e prussiano (Austria e Russia non avevano opposto eserciti). I prussiani erano già stati sconfitti prima e quindi sembrava che Napoleone stesse vincendo, ma poi i prussiani sono tornati e si sono uniti agli inglesi guidati da Wellington e insieme sono riusciti a sconfiggere Napoleone. Le condizioni climatiche erano sfavorevoli, il terreno era difficile perché prima e durante la battaglia aveva piovuto, quindi Napoleone era svantaggiato.

Napoleone viene mandato sull’Isola di S.Elena, nell’Oceano Atlantico di fronte alle coste della Namibia. Qui scrive il suo testamento spirituale, “Il memoriale di S.Elena”, in cui mostra il periodo napoleonico dal suo punto di vista di protagonista; il testo ha elementi di un’autobiografia, di un diario, di un resoconto e di commento. Napoleone muore il 5 Maggio 1821 e viene inizialmente sepolto a Selena; negli anni ’30 il suo corpo viene portato a Parigi e sepolto nell’Hotel del Invalides dopo funerali solenni.

Il periodo tra il 1792 e il 1815 era stato un periodo di guerra quasi continui e con il Congresso di Vienna si apre un periodo di pace, la Pace dei 100 anni. Infatti dopo il 1815 ci sono solo conflitti locali, che coinvolgono al massimo tre grandi stati, ma non c’è un conflitto generalizzato fino alla Prima Guerra Mondiale.

Luci e meriti

  • Napoleone in Europa si è fatto portavoce degli ideali rivoluzionari della rivoluzione termidoriana, più moderata e con gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità, il desiderio di superare l’assolutismo dell’Anciene Regime. Inoltre si afferma anche il nazionalismo nella rivoluzione francese e Napoleone è promotore di questo spirito nazionale.
  • Napoleone è un figlio della rivoluzione e dell’Illuminismo, come si evince dal processo di razionalizzazione e semplificazione burocratica che ha attuato, nel Codice Civile è riuscito a riunire tutti i codici precedenti.
  • Napoleone incarna il tipico uomo borghese che si è fatto dal nulla grazie alle sue abilità strategiche e politiche e non per privilegi che acquista solo per nascita. Tutti quindi possono arrivare a posizioni di rilievo se ne hanno le capacità, vince il migliore, trionfa lo spirito borghese. Napoleone incarna gran parte dei valori della borghesia; favorisce la classe borghese e nei territori conquistati dove non è presente la crea.
  • Al suo desiderio di conoscenza si deve la riscoperta della civiltà egizia.

Ombre e colpe

  • L’Imperialismo napoleonico ha portato a numerose guerre. Inoltre i valori della rivoluzione sono stati usati per sottomettere la popolazione europea. Vincenzo Cuoco in un suo saggio sulla repubblica partenopea parla di “rivoluzione passiva”: la popolazione subisce il processo rivoluzionario imposto dall’alto, dagli aristocratici e dai francesi. La Francia esporta il suo modello politico in molte altre realtà, a volte molto arretrate come il Sud Italia. In Francia gli esiti della rivoluzione erano in armonia con la situazione economica e politica, negli altri paesi come l’Italia invece non c’era armonia, la rivoluzione era subita e appena erano iniziati i segnali di cedimento il popolo stesso aveva lottato, a Napoli per il ritorno dei Borbone.
  • Napoleone ha modernizzato le aree sotto la sua influenza, ma spesso non ha tenuto conto della situazione dei vari stati, più arretrata di quella francese. In queste modo voleva controllare meglio e in modo più efficace il territorio, ma questi modelli imposti funzionavano solo in Francia e spesso non negli altri stati.
  • Il blocco continentale e anche il blocco marittimo hanno causato gravi danni all’economia di tutti i paesi europei; le economie dei paesi satellite erano sottomesse agli interessi economici della Francia affinchè fosse meno danneggiata dalla crisi.
  • Napoleone ha spesso messo a capo delle repubbliche create dei suoi generali o dei parenti non tenendo conto delle qualità ma solo della fedeltà (nepotismo).
  • Dal punto di vista culturale Napoleone ha portato in Francia molte opere d’arte. In teoria il Congresso di Vienna avrebbe dovuto restituire le opere raziate, ma così non è stato.
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