MOVESI IL VECCHIEREL CANUTO E BIANCO PARAFRASI

MOVESI IL VECCHIEREL CANUTO E BIANCO PARAFRASI

MOVESI IL VECCHIEREL CANUTO E BIANCO PARAFRASI

FRANCESCO PETRARCA


Parafrasi

Si muoveva il vecchierello canuto e bianco dal dolce luogo dove ha trascorso la sua vita e dalla famiglia sgomenta che vede il caro padre (capofamiglia) andar via . Quindi da lì trascinando poi il vecchio corpo nella parte finale della sua vita quanto piu può si aiuta con la buona volontà distrutto dagli anni e stanco per il cammino e viene a Roma seguendo il suo desiderio per contemplare l’immagine di colui che spera di vedere di nuovo lassù nel ciel (paradiso) così, ahimè, talora, donna, io vado cercando,per quanto è possibile, in altre donne la vostra desiderata immagine vera.


Commento

I 3/4 del testo sono incentrati sul vecchio che parte per roma x vedere prima di morire un immagine bizantina di Cristo (s’intitola veronica quell’opera per via di una falsa etmiologia creduta in quel tempo cioè ver icon->la vera icona,che rappresenta il vero volto di Cristo). L’immagine del vecchio è un primo termine di paragone attraverso il quale Petrarca cerca di giustificare i suoi rapporti con altre donne.
Il vecchio prima di morire vuole vedere l’immagine vera di Cristo sperando di rivederla nel aldilà
Nell’ultima terzina invece Petrarca parla di se (“cerco in altre donne la vostra immagine”)giustifica i suoi molteplici rapporti che sono però in nome di un unico amore,quello per Laura…
Come il vecchio affronta il pellegrinaggio x vedere l’immagine cosi Petrarca è attirato da altre donne dove spera di vedere l’immagine di Laura.

Laura viene quasi divinizzata poichè viene paragonata a Cristo (mentre lui al vecchietto)ma il termine “lasso”ci fa capire che Petrarca sa di sbagliare e introduce una nota di pentimento.
L’immagine del vecchio è moralmente positiva egli nonostante gli acciacchi della vecchiaia ha il coraggio di compiere un pellegrinaggio pericoloso per un motivo incomiabile(=lodevole)
(mentre le considerazioni nell’ultima terzina come gia detto sottolineano un giudizio morale negativo sul proprio comportamento)


Analisi del Testo

vecchirel famigliuola -> diminutivi con connotazione positiva accresciuti dagli aggettivi (dolce caro) ogmi verso contiene un vocabolo connotato affetivamente

canuto e bianco-> introducono una nota di pathos(commozione).questa connotazione sulla vecchiaia torneranno in antitesi con la sua forza di volontà e la fede che lo sostiene(seconda quartina)

nella prima quartina accentuano il pathos anche i termini:
– sbigottita e venir manco -> si insiste sull’aspetto fragile del vecchio e sulla paura della famiglia.

1 quartina-> scena dei saluti

2 quartina-> vecchio in cammino (dove si mette in luce la fatica accentuata dal fatto di essere vecchio)(trascinando,antico,ultima epoca della vita)fatica contrastata dalla buona volontà
abbiamo anche un chiasmo a sottolineare la fatica del cammino
ROTTO ANNI
CAMMINO STANCO

le parole non descrivono il vecchio ma ne suggeriscono l’immagine

nel v7 contrappone la buona volontà alla fatica e ai pericoli del viaggio

buona volontà->connotazione religiosa,buon volere dei valori alti (questa parola è legata a desio cioè la motivazione che sorregge la buona volontà)

“quanto più pote” in correlazione con “quanto è possibile” v13
“la sembianza….”in correlazione con “forma vera”
“desio”–>”desiata”

Per concludere possiamo dire che questo sonetto è l’ennesima dichiarazione di scontentezza,da parte di Petrarca,della propria incapacità di agire con correttezza seguendo solo i valori più alti (giudizio negativo su se stesso)


Analisi e figure retoriche

Il sonetto è costituito da un’unica similitudine, che viene esplicitata solamente al v. 12, nell’ultima terzina, dove la figura del «vecchierel» viene sostituita da quella del poeta. Entrambi si trovano lontani dai propri affetti, in viaggio, e il poeta, pur non essendo vecchio, condivide con l’altro soggetto la sensazione della morte imminente e del trascorrere fugace del tempo. Allo stesso modo, il vecchio lascia ciò che ha di più caro così come il poeta si trova lontano da Laura, l’amata; inoltre, il vecchio osserva i segni lasciati da Cristo sulla “Veronica” e spera di ritrovarlo in Paradiso, così come il poeta cerca nei volti delle altre donne quello di Laura, che spera di rivedere presto.

Oltre alla similitudine sui cui è costruito tutto il testo, nel sonetto sono presenti varie altre figure retoriche.

Il v. 1 si presta a una duplice interpretazione. Secondo alcuni studiosi trattasi di dittologia sinonimica; in base a ciò sia il termine canuto che il termine biancho sono riferiti a capelli del vecchierel; secondo altri, il biancho potrebbe essere riferito al colore del volto; in questo caso, tale termine starebbe per pallido; non si tratterebbe quindi in questo caso di dittologia.

Si segnalano alcune anastrofi (v. 2, sua età fornita; v. 11, nel ciel veder spera; v. 14, disïata vostra forma vera).

Al v. 5 è presente una sineddoche (antiquo fianco; sta per vecchio corpo, la parte per il tutto).Nel sonetto compaiono diversi latinismi: et (v. 1 e sgg.), biancho (v. 1, nella grafia), trahendo e antiquo (v. 5), extreme (v. 6), cerchand[o] (v. 12, nella grafia).

/ 5
Grazie per aver votato!