MILANO AGOSTO 1943
PARAFRASI
di salvatore quasimodo
Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la città è morta.
E’ morta: s’è udito l’ultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E l’usignolo
è caduto dall’antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.
PARAFRASI
la polvere: è una metonimia, cioè indica la parte
per il tutto (polvere è in sostituzione di macerie).
l’ultimo rombo: è cessata l’incursione aerea.
Rombo è metonimia, in sostituzione di motore, cioè
di aereo militare.
naviglio: antico canale che attraversa Milano.
pozzi: la rete idrica è stata distrutta, e la gente
scava pozzi nel terreno.
sete: le rovine e i morti hanno spento nei vivi ogni
voglia di vivere.
è morta, è morta: l’espressione ripetuta rende
diffuso il senso della morte.