Maya in Schopenhauer

Maya in Schopenhauer


In Schopenhauer, Maya rappresenta l’illusione che il mondo fenomenico sia la vera realtà. Questa illusione ci impedisce di vedere il mondo per quello che è veramente, ovvero l’espressione della volontà di vivere. Schopenhauer sottolinea che questa illusione è presente in tutte le religioni e filosofie del mondo, ma è particolarmente evidente nell’Induismo e nel Buddhismo.

Schopenhauer adotta il concetto indiano di Maya per spiegare l’idea che il mondo fenomenico è solo un’illusione. Secondo Schopenhauer, la realtà ultima del mondo non può essere compresa attraverso l’esperienza sensoriale, ma solo attraverso la contemplazione della volontà.

Schopenhauer propone che la strada per liberarsi dal velo di Maya e accedere alla conoscenza della vera realtà sia la redenzione dal dolore attraverso l’arte, l’etica e la contemplazione mistica. In questo modo, possiamo superare l’illusione del mondo fenomenico e accedere alla conoscenza della vera realtà che si trova nella volontà di vivere.