MARZO DI VINCENZO CARDARELLI

MARZO DI VINCENZO CARDARELLI

PARAFRASI

FONTE:http://www.parafrasando.it/POESIE/CARDARELLI_VINCENZO/Marzo.html


V.Cardarelli

Vincenzo Cardarelli, il cui vero nome era Nazareno Caldarelli, nacque a Corneto Tarquinia, un piccolo paese di provincia, dove suo padre (Antonio Romagnoli), marchigiano d’origine, gestiva il buffet della stazione ferroviaria e qui trascorse la sua infanzia e la sua adolescenza.
La sua è una poesia descrittiva lineare, legata a ricordi passati di qualunque tipo,siano paesaggi animali persone e stati d’animo, che vengono espressi con un uso di un linguaggio discorsivo e nello stesso tempo impetuoso e profondo.


TESTO

Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi
dove il germe già cade
come diffusa pioggia.
Fra i rami onusti e prodighi
un cardellino becca.
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce.
Tutto è color di prato.
Anche l’edera è illusa,
la boraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione,
lungo i ruderi ombrosi e macilenti
cui pur rinnova marzo il grave manto.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d’umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.


PARAFRASI


Oggi la primavera
è come un vino frizzante.
Brillano vivacemente i primi colori verdi
sui grandi olmi che fioriscono a mazzetti:
Le persiane verdi risaltano
sulle rosse facciate
che vengono spolverate dal lieve
e piacevole vento di marzo:
Ogni cosa ho il colore del prato.
Anche l’edera è imbrogliata , la borraccina è più colorita
sugli antichi fusti degli alberi dimenticati
i quali non hanno stagione.
Toccata da un grande soffio
la città è trascorre un giorno
carico di spirito contadino.
Entusiasta la primavera
scorre nelle vene.


Vino effervescente = con questa similitudine il Poeta trasmette l’idea dell’esuberanza della natura, nel risveglio di ogni sua linfa vitale;
Spumeggia = l’effervescente del verso precedente diventa ancora più energico e il verde dei germogli degli olmi sembra spuma;
il germe….pioggia = l’involucro dei germogli (il germe) cade abbondante tanto da sembrare una pioggia; onusti e prodighi = carichi e abbondanti (di fiori o di gemme). cardellino becca = il cardellino comincia a trovare in abbondanza qualcosa da mangiare.
Verdi persiane = il colore verde della natura è ripreso qui per trasmettere un senso di serenità e di speranza provato ad ogni rinascita primaverile. squillano…= risplendono; anche in questo caso l’intento è di dare risalto all’aspetto esuberante della più bella stagione dell’anno.
Anche l’edera è illusa… = tutta la natura viene coinvolta in questo rinascere, anche l’edera, che è un sempreverde, si illude di vivere una vita nuova; anche il muschio (la boraccina) che copre i tronchi di alberi secolari (immemori) e i resti antichi (i ruderi ombrosi e macilenti – il Poeta si riferisce ai ruderi della Roma antica), rinverdisce (ecco ricorrere nuovamente il colore verde!) a marzo (rinnova marzo il grave manto – l’epiteto “grave” è usato per accrescere il senso di solennità).
Scossa…campestri = Il vento di marzo (fiato immenso) trasmette i vivaci effluvi (umori) della campagna alla città e la anima dandole una scossa di vitalità.
Ebbra…sangue = la stessa sensazione di vitalità viene percepita da ogni essere vivente.