MARIO LUZI AVORIO PARAFRASI

MARIO LUZI AVORIO PARAFRASI

MARIO LUZI AVORIO PARAFRASI

di mario luzi

Parla il cipresso equinoziale, oscuro

e montuoso esulta il capriolo,

dentro le fonti rosse le criniere

dai baci adagio lavan le cavalle.

Giù da foreste vaporose immensi

alle eccelse città battono i fiumi

lungamente, si muovono in un sogno

affettuose vele verso Olimpia.

Correranno le intense vie d’Oriente

ventilate fanciulle e dai mercati

salmastri guarderanno ilari il mondo.

Ma dove attingerò io la mia vita

ora che il tremebondo amore è morto?

Violavano le rose l’orizzonte,

esitanti città stavano in cielo

asperse di giardini tormentosi,

la sua voce nell’aria era una roccia

deserta e incolmabile di fiori.

equinoziale: che incombe a picco sulle cose.

montuoso: che vive sui monti.

fonti rosse: i corsi d’acqua infuocati dai raggi del tramonto.

vaporose: soffici, quasi inconsistenti oppure perché emanano vapori ed effluvi, quasi un respiro della natura. Voluta ambivalenza di significato.

eccelse: elevate, sublimi

battono: lambendone le mura con il loro corso impetuoso.

Olimpia: antica città greca. Indica l’approdo fantastico di un viaggio (affettuose vele).

intense: piene di vita.

ventilate: con i capelli al vento. ilari: gioiose, felici

tremebondo: allude alla trepidazione della passione.

Violavano: penetravano quasi profanandolo.

esitanti: quasi attonite, sospese. asperse: cosparse.

tormentosi: pieni di sofferenza.

la sua voce: la voce della donna amata che si è dissolta inaridendosi e inaridendo la vita.