Lo vostro bel saluto Parafrasi

Lo vostro bel saluto Parafrasi

Guido Guinizelli


Il vostro piacevole saluto e il vostro sguardo nobile, che mi rivolgete quando vi incontro, mi uccide: Amore mi assale e non si preoccupa se mi causa dolore o piacere,poiché mi ha lanciato una freccia in mezzo al cuore che lo trapassa da parte a parte; non posso parlare, in quanto ardo di dolore come colui che si vede prossimo alla morte.Amore passa attraverso gli occhi come fa il tuono, che colpisce per la finestra della torre e spezza e distrugge ciò che trova dentro;io rimango come una statua d’ottone [insensibile], in cui non ci sono vita né anima, se non per il fatto che ricorda la figura di un uomo.


ANALISI DEL TESTO

Gli effetti devastanti di Amore In questo sonetto il fenome-
no dell’innamoramento è descritto come un fatto quasi vio-
lento: alla delicatezza del saluto e dello sguardo della donna

(v.1), fa da contraltare il lessico guerresco riferito ai loro ef-
fetti e ad Amore. Si notino per esempio ancide (v. 2), assale (v.

3), dardo (v. 5), taglia e divide (v. 6). Questo tipo di terminolo-
gia introduce gli effetti devastanti di Amore, tra i quali fanno

capolino il fuoco amoroso e la sensazione di morte immi-
nente (vv. 7-8). Nella prima terzina Guinizzelli riprende il tema

dell’innamoramento che passa attraverso gli occhi con una si-
militudine tratta dal mondo naturale: quella del tuono che pas-
sa attraverso le finestre di una torre e distrugge tutto ciò che

trova al suo interno. È interessante notare la ripresa di una dit-
tologia sinonimica simile a quella della seconda quartina all’in-
terno della similitudine: spezza e fende del v. 11 si ricollega in-
fatti a taglia e divide del v.6, quasi a ribadire la violenza con cui

Amore, come un tuono, può spezzare il cuore dell’amante. In-
fine, la seconda terzina dipinge un ritratto dell’innamorato una

volta colpito dal dardo amoroso, attraverso una similitudine trat-
ta dal mondo figurativo: il poeta si paragona ad una statua d’ot-
tone che, pur avendo sembianze umane, non ha in sé spiri-
to di vita.