L’INCONTRO CON POLIFEMO PARAFRASI

L’INCONTRO CON POLIFEMO PARAFRASI

L’INCONTRO CON POLIFEMO PARAFRASI


Il gigante dopo aver finito velocemente il suo lavoro accese il fuoco,accortosi di noi stranieri ci chiese: chi siete? venite dal mare? navigate per affari oppure sensa meta, come i banditi che girano e rischiano la loro vita portando danni agli altri? Quando il mostro parlò  a noi si infranse il cuore perchè impauriti dalla sua voce profonda e dalla sua grandezza. Anche se impauriti spiegarono chi erano dicendo siamo Achei in ritorno da Troia, portati da un naufraggio e desiderosi di ritornare a casa dopo  aver percorso tante rotte e tappe volute da Zeus. Ci vantiamo di essere discendenti di Achea la cui notorietà ora è grandissima, anche se ha  annientato tanta gente. Noi siamo giunti fino a qui e ci inginocchiamo davani a te, se tu ci darai ospitalità , uomo importante ascolta i  tuoi dei, noi ti preghiamo di aiutarci. Zeus è un Dio rancoroso verso chi prega, ma degno di rispetto per gli uomini stranieri. Appena detto così, il gigante replico’ con cuore duro che  i ciclopi  non erano  per niente ospitali e che disprezzavano  gli dei , lui vantandosi del suo carattere selvaggio e replicando che i ciclopi non veneravano Zeus egida o gli altri dei perchè sono più forti,e per evitare l’ira di Zeus  non risparmierei ne te ne i miei compagni. Straniero dove hai lasciato la tua nave per venire qui? Il gigante chiese della nave per metterci alla prova , ma non riusci a ingannarci così disse che l’aveva distrutta Poseidone sbattendola  contro gli scogli  e  portandola via a largo, evitando la rovinosa morte.  Il gigante infuriato afferò due uomini e li lanciò a terra con grande forza, il cervello si sparse e sporcò il terreno.Li squartò pezzo per pezzo per preparare la sua cena, mangiava come un leone selvaggio sensa lasciare nulla . I restanti uominin alzarono le mani a Zeus nel vedere la terribile azione compiuta dal ciclope, a ciò erano impotenti.

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