L’IMPRESSIONISMO IN BREVE

L’IMPRESSIONISMO IN BREVE

L’IMPRESSIONISMO IN BREVE


Sorto in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, il movimento pittorico dell’impressionismo ebbe una durata di solo tredici anni dal 1867 al 1880.

La prima mostra dei pittori impressionisti si ebbe nello studio di Nadar ed è qui che il critico d’arte diede il nome di “IMPRESSION”.

Caratteristica fondamentale del movimento fu l’opposizione alle norme accademiche e la creazione di una pittura basata sulla diretta osservazione dal vero abbandonando rappresentazioni di soggetto storico o mitologico tanto diffuse nella pittura del secolo.

La pittura impressionista si mosse verso l’interpretazione soggettiva dal vero, che ebbe come fondamento lo studio degli effetti di luce naturale.

Con la pratica della pittura all’aperto si scoprì che il colore cambiava con il variare delle condizioni di luce e che poteva essere adoperato con la massima libertà sulla superficie pittorica. Le infinite possibilità del colore portarono all’uso dei colori complementari, all’abolizione dei grigi, una sempre maggiore luminosità del quadro, sotto il profilo formale notevole fu l’influenza esercitata sugli impressionisti dalle stampe giapponesi, che in quel periodo andavano diffondendosi in Francia.

Furono esse che suggerirono la stilizzazione delle linee e del colore e il conseguimento dell’effetto di profondità per mezzo dei toni cromatici accostati, anziché con l’applicazione di regole prospettiche. La portata delle innovazioni introdotte nella pittura dal movimento impressionista è vastissima e per certi versi alla base di quasi tutte le correnti pittoriche dell’arte moderna.

Precursore dell’impressionismo può essere considerato Edouard Manet che fu il primo ad introdurre i temi e motivi nuovi.

Altri pittori impressionisti furono Camille Pissarrò, Claude Monet, August Renoire, Etgar Degas, Paul Cezanne.