L’ERMETISMO DEFINIZIONE

L’ERMETISMO DEFINIZIONE

L’ERMETISMO DEFINIZIONE


L’etichetta di ermetismo indica un gruppo di poeti attivi negli anni trenta e quaranta a Firenze, e ne segnala come primo fatto caratterizzante il linguaggio e lo stile oscuro, difficile, appunto “ermetico”.

L’ermetismo, però non si è presentato come un movimento, non ha avuto i suoi manifesti, i suoi capi; esso è stato al contrario, un movimento imposto e definito dagli altri. Di qui la serie di equivoci che hanno spesso intralciato le operazioni di riconoscimento e di distinzione.

I critici e gli storici della letteratura non sono concordi nel definire l’estensione del fenomeno letterario italiano. Vi è chi, a partire da un celebre saggio del critico Francesco Flora del 1936, associa al termine l’intero sviluppo della lirica italiana da Ungaretti e Montale sino ad un gruppo di scrittori fiorentini legati alle riviste Frontespizio e Campo di Marte come ad esempio Bo, Bigongiari, Contini, Gatto, Luzi, Macrì, Parronchi, Traverso. Un secondo gruppo ritiene, invece, di dover associare il termine solo al gruppo dei fiorentini ed eventualmente ai milanesi legati alla rivista Corrente e facenti capo a Sereni.

ORIGINE DEL TERMINE

L’origine del termine risale ai “libri ermetici”, testi filosofici e religiosi di ambito napoleonico attribuiti a Hermes Trimegish (che li avrebbe stesi per ispirazione divina): a causa della loro ardua decifrazione determinata dal significato esoterico e sapienzale, l’aggettivo ermetico e il sostantivo ermetismo sarebbero passati per traslato a designare qualcosa di oscuro e sottratto alla comprensione comune.

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